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Referendum, la Consulta boccia anche quello sulla cannabis: la conferenza stampa del presidente Giuliano Amato

La Consulta ha bocciato sia il referendum sulla cannabis che quello sulla responsabilità civile diretta dei magistrati: in corso la conferenza stampa in diretta del presidente Giuliano Amato

16 Febbraio 2022

Referendum, la Consulta boccia anche quello sulla cannabis: la conferenza stampa del presidente Giuliano Amato

Fonte: lapresse.it

Alla fine la Consulta ha bocciato anche il referendum sulla cannabis e quello sulla responsabilità civile diretta dei magistrati. L'annuncio è stato fatto in conferenza stampa dal presidente della Corte Giuliano Amato: Durante il suo intervento, Amato ha chiarito che: "Il referendum non era sulla cannabis, ma sulle sostanze stupefacenti. Si faceva riferimento a sostanze che includono papavero, coca, le cosiddette droghe pesanti. E questo era sufficiente a farci violare obblighi internazionali". In giornata la Corte costituzionale aveva invece approvato quattro dei referendum sulla giustizia presentati da Lega e Radicali, compreso quello sulla legge Severino.

Referendum, la Consulta boccia anche quello sulla cannabis

Nel corso della conferenza stampa, Giuliano Amato ha voluto mettere i puntini sulle i in merito ai quesiti presentati e a come sono stati pubblicizzati sui media: "Peccato che il referendum non fosse sull'eutanasia ma fosse sull'omicidio del consenziente" ha spiegato l'ex premier. Nel rispondere alle accuse di giudizio politico di Marco Cappato poi, il presidente della Corte ha dichiarato: "La decisione è stata presa sulla base di criteri previsti dalla Costituzione. Io sono assai meno politico di lui, dovrebbe saperlo".

"Dire che questa Corte fosse mal disposta - ha poi aggiunto Amato - significa dire una cattiveria che Cappato si poteva risparmiare, sarebbe stato meglio si interrogasse su ciò che stava facendo, dato che nel quesito non si parlava di eutanasia ma di omicidio del consenziente. Ci ha ferito sentire che chi ha deciso così non sa cosa significa la sofferenza. Ma è la parola eutanasia che ha portato tutto questo. Il referendum era su omicidio del consenziente".

Per quanto riguarda invece il cosiddetto referendum sulla cannabis, Amato ha specificato: "Il referendum non era sulla cannabis, ma sulle sostanze stupefacenti. Il quesito è articolato in tre sotto quesiti ed il primo prevede che scompare tra le attività penalmente punite la coltivazione delle sostanze stupefacenti di cui alle tabelle 1 e 3, che non includono neppure la cannabis ma includono il papavero, la coca, le cosiddette droghe pesanti. Già questo sarebbe sufficiente a farci violare obblighi internazionali".

La replica di Marco Cappato

Alle parole di Amato ha in breve tempo risposto direttamente Marco Cappato su Twitter: "Ha affermato il falso. Non sono stati nemmeno in grado di connettere correttamente i commi della legge sulle droghe. Un errore materiale che cancella il referendum. Non è stato letto correttamente il combinato disposto degli articoli che invece secondo noi riguarda invece esattamente la cannabis

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