16 Febbraio 2022
Fonte: twitter
Francesco Chiarelli, l'uomo di Rende che si era dato fuoco davanti alla caserma dei Carabinieri, è morto oggi, 16 febbraio, all’ospedale Cardarelli di Napoli. Il 33enne, lo scorso 31 gennaio scorso si era dato fuoco cospargendosi di benzina. Due gommisti e un carabiniere si erano precipitati con un estintore tentando di spegnere le fiamme che avvolgevano il corpo dell’uomo, che non ce l'ha fatta. Inizialmente Francesco Chiarelli era stato trasportato all’ospedale ‘Annunziata’ di Cosenza per poi essere trasferito presso il Centro grandi ustionati del Cardarelli di Napoli, dove è deceduto nella giornata di mercoledì 16 febbraio 2022.
Il VIDEO:
A quanto risulta, Francesco soffriva da tempo di depressione e potrebbe aver già avuto almeno un altro momento in cui avrebbe tentato di togliersi la vita. Non sono ancora chiare le motivazioni che l'hanno portato a compiere il tragico gesto, ma l'ipotesi che l'uomo abbia agito per protestare contro una sospensione frutto di una supposta mancata vaccinazione era stata smentita a suo tempo. Oltre alle gravissime ustioni riportate sul corpo, il 33enne era entrato in coma farmacologico per via del fumo e delle pesanti quantità di gas inalati. Francesco Chiarelli ha lottato per più di due settimane tra la vita e la morte, ma oggi è arrivata la notizia della sua morte presso il centro grandi ustioni di Napoli dove era ricoverato dal giorno del drammatico gesto.
Francesco Chiarelli era un insegnante che lavorava in Lombardia. Il 31 gennaio, giorno del suo gesto, era da pochi giorni rientrato in Sud Italia per stare con la famiglia. Il suo domicilio risultava essere nel comune di Casarile, vicino a Rozzano. Sono queste le poche informazioni che circolano sul povero ragazzo di appena 33 anni che, dopo essersi cosparso di benzina, si è dato fuoco davanti al comando dei Carabinieri di Rende.
"La nostra comunità è fortemente scossa da ciò che è accaduto stamane a Rende dinanzi alla caserma dei Carabinieri". Queste le parole del Sindaco di Rende Marcello Manna, una volta appresa la notizia. "Una tragedia", continua, "espressione di un disagio che va comunque rispettato col silenzio. Ringraziamo chi si è subito prodigato prestando i primi tempestivi soccorsi e dimostrando coraggio e umanità".
Infine: "Ci appelliamo al buonsenso dei nostri cittadini e ci stringiamo alla preoccupazione e al dolore dei familiari del ragazzo nella speranza che arrivino presto notizie positive".
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