01 Febbraio 2022
Fonte: lapresse.it
È morto il celebre giornalista Tito Stagno, protagonista della telecronaca Rai del primo allunaggio il 20 luglio del 1969. Originario di Cagliari, Stagno si è spento all'età di 92 anni dopo una carriera settantennale nel mondo del giornalismo italiano. Cronista dei principali avvenimenti della storia del secondo Novecento, il suo ruolo più noto rimane sicuramente quello di commentatore della diretta Rai dello sbarco sulla Luna.
Fu in quell'occasione che pronunciò le sue celebri parole "Ha toccato" nel momento in cui Neil Armstrong toccò per la prima volta il suolo del nostro satellite. Nella sua carriera commentò inoltre i Giochi Olimpici di Roma 1960, la firma dei trattati del Mercato Comune Europeo e i viaggi di papa Paolo VI in Terrasanta, in Colombia a New York. Dal 1976 al 1993 cura inoltre la trasmissione La Domenica Sportiva.
Primo di otto fratelli, la carriera di Tito Stagno non inizia nel mondo del giornalismo ma in quello del cinema, con una breve apparizione nel film Marinai senza stelle del 1943. Sarà solo sei anni più tardi, nel 1949, che inizierà a lavorare come radiocronista, intervistatore e documentarista. Nel 1955 è tra i componenti della redazione del primo telegiornale della Rai, diretto da Vittorio Veltroni, padre del politico Walter. È proprio in questa redazione che prendono vita le sue prima telecronache, a cominciare da quella dei Giochi Olimpici invernali di Cortina d'Ampezzo del 1956, per poi proseguire con quella delle gare di pallacanestro nei Giochi di Roma 1960.
A partire dal 1961, Stagno diventa uno dei protagonisti della corsa allo spazio, commentando il lancio in orbita del cosmonauta sovietico Juri Gagarin. La telecronaca che rese però Stagno indimenticabile agli occhi degli italiani fu quella dell'allunaggio dell'Apollo 11 il 21 luglio del 1969. Una maratona condotta assieme al collega Ruggero Orlando (collegamento da Houston), durante la quale rimasero impresse nella storia le celebri parole: "Ha toccato! Ha toccato il suolo lunare". A seguito della telecronaca, l'allora presidente del Consiglio Mariano Rumor definì affettuosamente Stagno "Astronauta ad honorem".
Con la fine della corsa allo spazio il giornalista tornò ad occuparsi di politica e sport, curando per 17 anni la trasmissione televisiva La Domenica Sportiva. Anche dopo la pensione non ha abbandonato totalmente il mondo del giornalismo, continuando a scrivere sui quotidiani L'Eco di Bergamo e La Gazzetta di Parma. Nel 2010 fu ospite di SkyTg24 per commentare il lancio della missione spaziale Sojuz TMA-20 dal cosmodromo di Bajkonur in Kazakistan.
Sposato con la giornalista Edda Lavezzini, ha avuto due figlie: Brigida Stagno e Caterina Stagno. Stando a quanto raccontato dallo stesso Stagno, fu papa Giovanni XXIII a scegliere il nome della primogenita. Quando il pontefice chiese infatti al giornalista se fosse sposato, questi rispose di sì, aggiungendo che la moglie in quel momento era incinta. A quel punto il papa affermò: "Che bello. Me la fai una promessa? Se è una bambina la chiami Brigida? Ha fatto tanto per far tornare i Papi a Roma e non se la ricorda più nessuno".
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