05 Gennaio 2022
fonte: Twitter @fisco24_info
Fino a poco fa sembravano essere tutti a favore del rientro a scuola in presenza, ma nelle ultime ore i presidi italiani sembrano aver fatto marcia indietro, non disdegnando 2 o 3 settimane di Dad a fronte di obiettivi precisi per contenere il virus. Interpellato sulla questione durante la trasmissione L'Aria che tira, il presidente dell'Associazione Nazionale Presidi Antonello Gianelli ha infatti dichiarato: "Noi da sempre siamo per la scuola in presenza. Se però si vuole mettere in atto un piano effettivo con degli obiettivi da raggiungere allora non sarebbe una cattiva idea prendersi due/tre settimane di Dad e però raggiungere gli obiettivi. Al primo posto va messo l'aumento della percentuale di alunni vaccinati".
In precedenza Giannelli aveva parlato dello stesso tema anche all'Adnkronos, spiegando però che "il rientro in Dad avrebbe senso solo se si utilizzasse l'intervallo di tempo precedente al ritorno in presenza per conseguire alcuni risultati: più alunni vaccinati, messa a punto di un piano di distribuzione delle ffp2, l'organizzazione di una campagna di screening".
Di fatto però "non abbiamo avuto riscontro su nessuno di questi punti, dunque da oggi al 7 non sarà presumibilmente fatto nulla di ciò che abbiamo chiesto. Per arrivare al 7 gennaio con certe azioni in atto, bisognava partire da prima". Giannelli ha poi spiegato il motivo per cui a suo dire il governo vuole tenere le scuole aperte a ogni costo: "Perché grazie a questo molti cittadini possono lavorare. Molti lavoratori con bambini sotto 14 anni non potrebbero a scuole chiuse non potrebbero farlo".
"Inoltre - ha aggiunto il presidente dell'Associazione Nazionale Presidi - il numero totale dei contagi a scuola non sembra essere elevato, mentre il danno che deriverebbe dalla chiusura sarebbe enorme in termini di economia generale. Nel bilancio tra costi e benefici credo che il Governo abbia deciso che è preferibile tornare in presenza". Tuttavia non è ancora chiaro quanti siano a oggi i contagi complessivi registrati all'interno degli istituti scolastici: "Sono fermo a prima di Natale, avevo fatto una stima di diecimila classi, su un totale di 200mila. Considerando una media di 20 alunni per classe sono circa 200mlia alunni contagiati, che sono una goccia sul totale della popolazione studentesca".
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