05 Gennaio 2022
Papa Francesco (fonte foto Lapresse)
"L'adozione è un atto d'amore. Avere figli è la pienezza della vita di una persona. Tante coppie oggi non ne hanno perché non vogliono. Oppure ne hanno solo uno e non di più. Ma, al tempo stesso possiedono cani e gatti che occupano il posto dei figli". Così parla oggi, mercoledì 5 gennaio 2022, Papa Francesco durante la sua udienza generale in Vaticano. Poi il Pontefice precisa: "Questo negare la maternità e la paternità vi diminuisce, ci toglie umanità".
L'appello di questa mattina di Papa Francesco è rivolto alle istituzioni affinché esse semplifichino e alleggeriscano il lunghissimo percorso burocratico per le adozioni in Italia e non solo. "Auspico che esse siano sempre pronte ad aiutare in questo senso dell'adozione, vigilando con serietà ma anche semplificando l'iter necessario perché possa realizzarsi il sogno di tanti piccoli che hanno bisogno di una famiglia, e di tanti sposi che desiderano donarsi nell'amore".
Premettendo che "non basta mettere al mondo un figlio per dire di esserne anche padri o madri", Papa Francesco ha poi ribadito il grande valore dell'adozione. "Questo tipo di scelta è tra le forme più alte di amore e di paternità e maternità. Quanti bambini nel mondo aspettano che qualcuno si prenda cura di loro! E quanti coniugi desiderano essere padri e madri ma non riescono per motivi biologici; o, pur avendo già dei figli, vogliono condividere l'affetto familiare con chi ne è rimasto privo".
Secondo il Pontefice oggi noi "viviamo in un'epoca di orfanità". "La nostra civiltà - ha detto - è un po' orfana e si sente questa orfanità", ha concluso parlando in Vaticano. Papa Francesco ha infine invocato San Giuseppe, 'padre putativo' di Gesù, "per risolvere il senso di orfanità che oggi ci fa tanto male, è un sentimento così brutto".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia