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Pedopornografia, boom arresti nel 2021 rispetto ad anno precedente: quasi raddoppiati, +98%

Nel 2021 sono quasi raddoppiati gli arresti rispetto al 2020 per pedopornografia, 137 in totale. Numeri che salgono se confrontati con i dati prepandemici

04 Gennaio 2022

Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online

Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (fonte foto: lapresse.it)

La fotografia scattata dalla Polizia Postale e dal Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia non lascia dubbi: in aumento i reati contro i minori su internet. Sono stati 137 gli arresti e 1400 le denunce nel corso del 2021: vale a dire rispettivamente un +98% e +17% rispetto al 2020. Numeri che salgono ulteriormente se confrontati con i dati prepandemici (2019): rispettivamente un +127% fra gli arresti e un +295% di denunce.

Arrestato 50enne

A margine della diramazione dei dati più significativi rispetto all'anno appena concluso, il Cncpo ha segnalato l'arresto di un 50enne libero professionista. L'uomo produceva direttamente materiale pedopornografico e lo pubblicava poi sul dark web. L’operazione è stata condotta con la cooperazione internazionale di polizia con altre Agenzie investigative estere attivata da Europol. L’uomo abusava in via continuativa di due minori di 6 e 8 anni: avvalendosi delle sue capacità manipolatorie, era riuscito a carpire l’affetto e la totale fiducia dei bambini e, in soli due anni, ha filmato le violenze ai loro danni per un totale di circa 9.000 video.

Uomo mostra pedopornografia 

Nel corso dell'anno appena concluso aveva destato scalpore la vicenda di un uomo che aveva mostrato per sbaglio alle forze dell'ordine materiale pedopornografico. È successo a Udine. Il 50enne era stato chiamato a testimoniare come persona informata sui fatti su un processo che riguardava il medesimo tema, ma durante l'audizione ha spontaneamente mostrato il proprio telefono alla polizia postale. Con gran sorpresa dei presenti sono stati trovate grandi quantità di contenuti pedopornografici sul suo dispositivo. Gli inquirenti hanno così disposto una perquisizione dei beni dell'uomo che ha portato all'emergere di una quantità enorme di materiale. Si tratterebbe di diversi dispositivi informatici, Compact Disc e affini, nei quali l'uomo ha catalogato ben 12 mila file nell'arco di un periodo di almeno 18 anni.

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