29 Dicembre 2021
fonte: Twitter @ultimenews24
Colpo di scena nella vicenda dell'omicidio di Niccolò Ciatti; la Corte d'Assise di Roma ha scarcerato il lottatore ceceno Rassoul Bissoultanov, accusato della morte del 21enne italiano. Il ceceno avrebbe dovuto essere processato il prossimo 18 gennaio con l'accusa di omicidio volontario, con la Procura di Roma che aveva disposto il giudizio immediato. Ora però con la scarcerazione, di cui non si conoscono le motivazioni tecniche, il processo rischia di essere celebrato in contumacia. Come evidenziato dai legali della famiglia Ciatti, appare concreto infatti il pericolo di fuga di Bissoultanov.
Rabbia e sconcerto sono ovviamente arrivati dai familiari del ragazzo, ucciso con un calcio alla tempia il 12 agosto del 2017, in una discoteca della Costa Brava, in Spagna. "Avrei voluto guardarlo negli occhi l’assassino di mio figlio – ha dichiarato il padre di Niccolo, Luigi Ciatti – e invece lui è libero e temo che non lo rivedrò mai più e non avrò giustizia. I tormenti per me e per la mia famiglia continuano, infiniti". La prova chiave contro Rassoul Bissoultanov consiste nel filmato di una telecamera di sicurezza del locale di Lloret de Mar, che testimonia l'avvenuta aggressione da parte del ceceno.
La conferma della notizia di scarcerazione è arrivata da Agnese Usai, avvocato della famiglia Ciatti. Usai ha spiegato che: "La procura di Roma aveva disposto il giudizio immediato per Bissoultanov ovvero senza udienza preliminare e dunque tagliando i tempi di almeno un anno e mezzo. Ma adesso con la sua scarcerazione si rischia che il processo sia celebrato con l’imputato in contumacia. E soprattutto c’è il rischio che il ceceno possa fuggire chissà da quale parte del mondo". Rassoul Bissoultanov era stato inizialmente arrestato in Spagna assieme a un altro ceceno complice dell'omicidio. Da qui, dopo quattro anni di carcerazione preventiva, arrivò la scarcerazione con obbligo di firma, della quale Bissoultanov approfittò fuggendo in Germania. Oggetto di mandato di arresto europeo, il ceceno venne alla fine estradato in Italia lo scorso ottobre.
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Firenze Dario Nardella, che ha commentato la scarcerazione di Bissoultanov da parte della Corte d'Assise: "Ho appena appreso dai familiari di Niccolò Ciatti che uno dei presunti responsabili dell'omicidio e specificatamente il soggetto di nazionalità cecena recluso a Roma sarebbe stato scarcerato dal giudice della Corte d'assise della Capitale. Questa notizia lascia davvero sconcertati e disorientati. Sono vicino alla famiglia Ciatti con la quale condivido la battaglia per una giustizia giusta e veloce contro gli assassini del ragazzo e auspico quantomeno una spiegazione esauriente dell'accaduto".
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