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Niccolò Ciatti, estradato il presunto killer. Il padre della vittima: "Giustizia"

Niccolò era caduto vittima di un pestaggio mortale la notte del 12 agosto 2017. Il padre Luigi Ciatti: "Dare la libertà ad un vero assassino è vergognoso"

06 Ottobre 2021

Niccolò Ciatti, consegnato il ceceno accusato dell'omicidio: sarà estradato

Fonte: lapresse.it

Svolta nel caso di Niccolò Ciatti, il giovane 21enne ucciso la notte tra il 12 e il 13 agosto 2017 nella discoteca 'St Trop' di Lloret de Mar in Spagna senza alcun motivo: il cittadino russo di origine cecena ed esperto di arti marziali Rassoul Bissoultanov sarà consegnato all'Italia. Lo rende noto la Farnesina che "esprime grande soddisfazione" per la decisione tedesca di estradare il presunto omicida. "Penso che sia il passo decisivo verso quella giustizia che Niccolò merita e che aspetta da tanto, troppo tempo. L'unico condannato innocente è mio figlio", commenta all'Adnkronos il padre del ragazzo, Luigi, non appena apprende la notizia.

Omicidio Niccolò Ciatti: ultime notizie

Le ultime notizie sull'omicidio di Niccolò Ciatti che nell'agosto del 2017 ha sconvolto tutta l'Italia dicono che l'autorizzazione alla consegna del ceceno Bissoultanov - ritenuto il vero responsabile del pestaggio mortale - fa seguito a un mandato di arresto europeo, emesso nel 2020 dalla Procura della Repubblica di Roma, che in questi anni ha lavorato in parallelo con quella spagnola. Il presunto omicida di Niccolò è il principale accusato e fino ad ora era sottoposto all'obbligo di firma settimanale presso il tribunale di Girona (Spagna).

Il processo che vede da una parte Rassoul Bissoultanov e dall'altra la famiglia Ciatti si aprirà il prossimo 26 novembre e farà chiarezza, una volta per tutte, su quanto accaduto quella tragica notte del 12 agosto 2017 a Lloret de Mar, in Spagna. Ma secondo il padre del giovane, non ci sono dubbi. "Quell'assassino deve restare in carcere, altrimenti tenterà ancora di fuggire", dice. "L'estradizione in Italia e la detenzione in carcere è l'unico modo per impedire la fuga di questo assassino. Ha tentato la fuga il 3 agosto scorso dopo aver ottenuto da un giudice spagnolo un permesso per recarsi a Strasburgo per ritirare dei documenti. Dare la libertà ad un vero assassino è vergognoso", commenta.

"Dire che sono contento non è corretto", spiega papà Luigi. "Posso dire però che sono soddisfatto se il ceceno resta in carcere e mi auguro che ci sia il processo. Vogliamo la giustizia dovuta. Finora non ho capito perché la giustizia spagnola per quattro anni non sia riuscita a fare il processo". "Voleva fuggire, voleva far perdere le sue tracce e impedire il processo, per questo si trovava in Germania", sostiene ancora. "Mi auguro che questa sia la volta buona: a me non interessa dove si terrà il processo, l'importante è che venga processato e che quella bestia passi il resto dei suoi giorni in prigione".

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