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Terza dose estesa ai giovani di 16 e 17 anni, limite a 12 anni per i soggetti fragili

A seguito del parere positivo dell'Aifa, la terza dose di vaccino è stata estesa ai giovani di 16 e 17 anni e ai soggetti fragili dai 12 ai 15 anni

24 Dicembre 2021

Terza dose estesa ai giovani di 16 e 17 anni, limite a 12 anni per i soggetti fragili

Fonte: lapresse.it

La terza dose del vaccino anti Covid sarà estesa anche ai giovani di 16 e 17 anni, nonché ai soggetti fragili dai 12 ai 15 anni. La decisione è stata confermata da una circolare firmata dal direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, che arriva dopo il parere positivo dato dal Cts dell'Agenzia Italiana del Farmaco. Il vaccino raccomandato nella circolare governativa è il Comirnaty di Pfizer/BioNTech, questo a prescindere dal vaccino utilizzato per il primo ciclo di somministrazione.

Terza dose estesa anche ai giovani di 16 e 17 anni

"È raccomandata la somministrazione di una dose di vaccino Comirnaty di Pfizer/Biontech, al dosaggio di 30 mcg in 0,3 ml - si legge nella circolare - come richiamo (booster) di un ciclo primario, indipendentemente dal vaccino utilizzato per lo stesso, a tutti soggetti della fascia di età 16-17 anni e ai soggetti della fascia di età 12- 15 anni con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti, con le stesse tempistiche previste per i soggetti a partire dai 18 anni di età".

L'ufficialità dell'estensione della terza dose era stata comunicata nelle ore precedenti da Andrea Costa, sottosegretario al ministero della Salute. In un intervista rilasciata a Radio24, Costa aveva infatti affermato: "Attendiamo l’indicazione da parte dell’Aifa che potrebbe arrivare anche nelle prossime ore. La comunità scientifica sta lavorando e non appena avremo questa indicazione dobbiamo farci trovare pronti per procedere alle somministrazioni. Credo sia questione di ore, al massimo di giorni".

Le critiche ai ritardi nell'approvazione

Nei giorni scorsi tuttavia diverse critiche erano piovute in merito alla lenta approvazione della terza dose per il giovani. Secondo molti infatti, il rischio era che gli adolescenti non riuscissero ad avere accesso al richiamo. "Nel momento in cui Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) lancia l’allarme sulla diffusione della variante Omicron in Europa - aveva dichiarato l'assessore alla Salute del Lazio Alessio D'Amato - non capisco perché ci si attardi nel definire le procedure del richiamo nella fascia 12-17 anni, che hanno completato le prime due dosi ormai da oltre 150 giorni".

D'Amato aveva posto l'accento proprio sulla maggiore trasmissibilità di Omicron tra le fasce più giovani della popolazione: "È una fascia che rischia di essere non coperta e maggiormente esposta agli effetti della variante soprattutto in un momento di festività in cui sono maggiori le occasioni di socialità. Oggi questa fascia rischia di rimanere nel limbo".

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