07 Dicembre 2021
Fonte: LaPresse
Il Nucleo Antisofisticazione e Sanità (N.A.S.) dei carabinieri è riuscito ad intercettare online alcuni venditori di farmaci per il Covid. Quest'operazione ha permesso di oscurare i siti incriminati per evitare che la gente cada in questi tipi di truffe.
I siti individuati dal N.A.S. per ora sono circa trenta, ma le operazioni stanno continuando. Su tali siti venivano venduti numerosi farmaci, per molti dei quali era obbligatoria una ricetta medica ed erano vendibili solo ed esclusivamente in farmacia. Continuando a cercare, il N.A.S., tra i vari farmaci ha trovato anche quelli contro il Covid. Al di là dell'illegalità dell'azione che già di per sé è gravissima, subentra anche il pericolo per la salute delle persone. La maggior parte dei farmaci trovati in rete dai carabinieri sono in fase di sperimentazione e soggetti a particolari restrizioni d'uso. L'AGI ha riportato la spiegazione del N.A.S., che è quanto segue: "È stata rilevata la presenza dell'ivermectina, per la quale l'EMA, nel marzo 2021, ha emanato una nota con cui raccomanda di non utilizzare il principio attivo per la prevenzione o il trattamento di Covid-19 al di fuori degli studi clinici, dell'antibiotico azitromicina, rispetto al quale l'Aifa ha fornito ai clinici elementi utili a orientare la prescrizione e a definire un rapporto fra i benefici e i rischi sul singolo paziente, dell'antinfiammatorio colchicina, utilizzato per alleviare il dolore da attacchi acuti di gotta, per il quale sempre l'Aifa, nell'aprile 2020, ha autorizzato uno studio per la sola sperimentazione clinica nel trattamento del Covid-19, degli antivirali lopinavir/ritonavir e dell'antimalarico idrossiclorochina, in merito ai quali l'Agenzia regolatoria ha emanato puntuali restrizioni e raccomandazioni circa l'utilizzo off label".
Oltre a questi, che sono i principale farmaci trovati, ve ne sono anche altri: l’indometacina e la ranitidina. Il primo è un antinfiammatorio non steroideo, il secondo è un farmaco impiegato nel trattamento del reflusso gastroesofageo. Il N.A.S. ha avvertito i cittadini di diffidare dai siti online in cui si vendono farmaci, soprattutto se non sono autorizzati dalle principali agenzie che operano sul territorio. La compravendita di farmaci online è completamente illegale e anche coloro che acquistano potrebbero incorrere in sanzioni.
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