25 Novembre 2021
Fonte: LaPresse
Ancora truffe per l'ottenimento del reddito di cittadinanza. Questa volta ci spostiamo al nord, in Lombardia. Nella provincia di Monza e Brianza la guardia di finanza ha condotto una maxi operazione che ha portato all'arresto di molti "furbetti". Le truffe ammontano a circa 350mila euro percepiti illegalmente ai possessori del sussidio.
L'operazione ha portato alla scoperta di circa 65 persone coinvolte in questa truffa. La guardia di finanza, come fa sapere l'Adnkronos, si è concentrata in particolare sulla posizione di alcuni soggetti beneficiari, preliminarmente individuati per gli alti profili di rischio, con l’estensione degli accertamenti economico-patrimoniali ai componenti dei rispettivi nuclei familiari. Alle persone individuate bisognava controllare se avessero i requisiti di onorabilità, cittadinanza, residenza, reddituali e patrimoniali, rispetto alle autodichiarazioni presentate per ottenere il reddito di cittadinanza. Tra le persone controllate, il 35% di queste non era in possesso dei requisiti di onorabilità. Molti di questi si trovavano in regime di arresti domiciliari ed altri erano condannati in via definitiva. Il caso eclatante è quello di un uomo di Monza, che è accusato di associazione mafiosa ed ha sempre percepito il reddito di cittadinanza. Tra gli altri casi a cui mancava il requisito di onorabilità, vi erano alcuni soggetti condannati alla pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici; altri avevano condanne per: riciclaggio, rapina aggravata, ricettazione e furto aggravato. Non mancano coloro che erano stati condannati per violenze domestiche e sessuali, bancarotta fraudolenta, sfruttamento della prostituzione e detenzione di stupefacenti.
Nel gruppo dei 65 "furbetti", le restanti persone avevano comunque commesso reati. Vi sono infatti anche casi diversi da tutti quelli elencati che non rispettavano il requisito di onorabilità, questi sono coloro che non hanno rispettato i requisiti di cittadinanza ed occupazione. Il primo caso è quello di un cittadino di Seregno, in provincia di Monza e Brianza, che vive negli Emirati Arabi Uniti e quindi è in difetto di residenza. Un altro caso è quello di un cittadino di Cesano Maderno, che ha mentito sulla sua disoccupazione, in quanto lavora in Svizzera, non rispettando il requisito di occupazione.
Non mancano i casi dei soggetti che hanno fornito un falso Isee per ottenere il reddito di cittadinanza. Il caso eclatante è quello di un giocatore d'azzardo che sul suo conto di gioco aveva 76mila euro di vincite non dichiarate. Gli altri casi riguardano 4 persone per omessa indicazione dei redditi effettivamente percepiti, altri 8 soggetti per incongruenza sulle unità immobiliari possedute, 2 per mancata indicazione degli autoveicoli e altri beni durevoli in possesso e, infine, 7 soggetti per indicazione di contratti di locazione scaduti o per aver fornito inesattezze sulla composizione del nucleo familiare.
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