20 Novembre 2021
fonte: Twitter @SecolodItalia1
A causare l'aumento dei contagi di queste ultime settimane sarebbe stata l'avanzata del virus proveniente dai paesi dell'est Europa. Così ha affermato il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro, che commentando i dati del monitoraggio regionali ha evidenziato il movimento del Covid da est a ovest lungo il continente europeo, scagionando di fatto le manifestazioni dei no Green pass che fino a oggi erano state dipinte come la principale - se non l'unica - causa di diffusione del coronavirus in Italia.
"Possiamo vedere che il virus dalla parte centrale dell'Est Europa si sta muovendo verso la parte più occidentale e questo sta toccando alcune regioni della Francia e dell'Italia. La circolazione in alcuni Paesi è in crescita", ha dichiarato Brusaferro durante la consueta conferenza stampa sull'analisi dei dati del monitoraggio regionale. Una constatazione che appare logica anche alla luce della mappa stilata dal Centro europeo di prevenzione e controllo delle malattie, nella quale si può ben vedere come tra le regioni con il tasso di contagi più elevato vi siano quelle a ridosso del confine con la Slovenia.
Il presidente dell'Iss ha poi spiegato che al momento "c'è un incremento di casi, coerente con tutte le altre fasce d'età, al di sotto dei 12 anni, dove oggi non c'è la vaccinazione. E in particolare tra 6-11. Sempre in questa fascia d'età, ma parliamo di numeri molto piccoli, c'è un piccolo segnale che mostra come con l'aumentata circolazione in questa fascia d'età, sebbene con eventi rari, vengono segnalati anche dei ricoveri". Per quanto riguarda invece l'età media dei ricoveri, quest'ultima rimane "sopra i 70 anni e all'ingresso delle terapie intensive sfiora i 70 anni. La parte legata ai decessi si mantiene sopra agli 80 anni".
Insomma a contribuire all'aumento dei contagi nel Paese non sarebbero stati i manifestanti no Green pass, o almeno non in maniera prevalente. Una notizia che smonta la vulgata circolata durante questi ultimi giorni, secondo la quale ad aver innescato la bomba epidemica sarebbero stati in primis i portuali di Trieste capitanati da Stefano Puzzer e in seguito i cortei di cittadini contrari alla certificazione verde. Lo stesso Puzzer poi trattato (è il caso di dirlo) come un appestato dalle autorità nazionali, con tanto di divieto di varcare il territorio della Capitale dopo esservi recato per manifestare in maniera solitaria il suo dissenso.
A cosa sono serviti dunque gli idranti contro i portuali di Trieste, la chiusura di piazza Unità d'Italia alle manifestazioni e il coro unanime della classe politica contro i le proteste dei no Green pass? Forse lo scopriremo quando capiremo l'inutilità di dividere i cittadini in santi e briganti.
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