23 Ottobre 2021
Fonte: lapresse.it
Ritornano le manifestazioni No Green pass: a pochi giorni dal vertice dei capi di Stato e di governo del G20 migliaia di uomini e donne contrari alla certificazione digitale verde sono pronti a scendere nuovamente in piazza a Roma per far sentire la loro voce. A protestare sabato 23 ottobre 2021 sono gli attivisti del movimento "Liberi cittadini", lo stesso di cui fa parte Pamela Testa, la manifestante arrestata dopo gli scontri del 9 ottobre scorso. Intanto il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese in Parlamento ammette gli errori commessi durante l'attacco alla Cgil e sostiene: "Il deficit di sicurezza non deve più ripetersi". Secondo la titolare del Viminale "non si può in alcun modo abbassare la guardia".
Sono due le manifestazioni No Green pass a Roma autorizzate sabato 23 ottobre e sono entrambe nella zona del Circo Massimo. Per una di esse è prevista la presenza dell'attore Enrico Montesano e di Sara Cunial (ex Movimento 5 Stelle). Secondo quanto si apprende, le persone che parteciperanno saranno più di un migliaio. Intanto però il ministro Lamorgese teme disordini - come avvenuto due settimane fa - e, per prevenire ulteriori e pericolosi assalti, comunica che le Forze dell'Ordine a Roma saranno più numerose e attente.
A promuovere le proteste nella Capitale di sabato 23 ottobre sono i partecipanti al gruppo Telegram "Liberi cittadini". Gruppo che contiene migliaia di iscritti, tra uomini, donne e giovani ragazzi, tutti contrari al Green pass. "Dobbiamo far sentire la nostra voce", si legge nella chat. "Ma dove siamo? In una dittatura?", si domanda un utente. "Draghi vaff****lo, non ci toglierei la nostra libertà", incalza un altro.
Nel frattempo a Trieste, dove lo scorso 15 ottobre i lavoratori portuali avevano bloccato il Varco 4 per protestare contro la carta verde, si è sciolto anche il presidio in piazza Unità d'Italia. "Ci dispiace che la scintilla che avevamo contribuito a creare sia sotto pesante soffocamento", fa sapere il responsabile del Coordinamento No Green pass. Ma non finisce qui, promette: "La lotta" contro l'obbligatorietà del Green pass sul posto di lavoro "sarà ancora dura".
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