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Ardea, il racconto della madre dei bambini uccisi: "Dovevano essere a casa per pranzo..."

"Uscita di corsa da casa ho visto il disastro", il racconto pieno di dolore

15 Giugno 2021

David e Daniel Fusinato: chi sono i due fratellini uccisi nella strage di Ardea

Ardea (fonte LaPresse)

Sparatoria ad Ardea, ora parla Carol Fusinato, la madre dei due bambini uccisi domenica da Andrea Pignani: un dolore che non trova pace. La donna racconta a chi le sta vicino il momento degli spari e la sua corsa fuori. "Non era il rumore dei petardi che si sente ogni tanto - dice - e neanche quello degli spari ai cinghiali. Sono arrivata lì ed erano in una pozza di sangue".

Ardea, il racconto della madre dei bambini uccisi: "Dovevano essere a casa per pranzo..."

"Avevamo scelto questa villa - racconta Carol al Corriere della Sera - per il loro bene, per permettergli di vivere al meglio la famiglia anche con il padre ai domiciliari. Il giardino, i viali tranquilli, il campo vicino per giocare. La possibilità di avere la nonna qui a fianco a darci una mano". 

Ora rimangono troppe domande a cui dare risposta. "Come è possibile che quell'uomo girasse armato e io ho dovuto chiedere il permesso per stare vicino ai miei figli?". E poi i soccorsi. "Ci sono voluti 40 minuti per vedere arrivare l'ambulanza, chi mi dice che i miei figli non si potevano salvare?". Da parte sua l'Ares precisa che "la prima telefonata al 112 è delle ore 10:57 e 32 secondi, che immediatamente è stata trasferita ai carabinieri perché erano segnalati spari, e al 118. Ci siamo allertati inviando subito la prima ambulanza con medico a bordo, che è giunta sul posto".

Pochi minuti prima che Daniel e David uscissero in bicicletta era passata l'auto dei carabinieri per il controllo periodico sulla presenza in casa del detenuto. Un passaggio che di norma dura giusto qualche attimo. Quello in più che sarebbe invece servito per incrociare Pignani e impedirgli di uccidere quei bambini.

David e Daniel Fusinato: chi sono i due fratellini uccisi nella strage di Ardea

In queste ore i militari stanno ricostruendo la dinamica della strage di Ardea, piccolo comune romano con meno di 50mila abitanti che da ieri piange la morte di David e Daniel Fusinato e dell'84enne Salvatore Ranieri, pensionato che avrebbe non solo assistito alla scena mentre passeggiava in bicicletta, ma anche tentato di salvare i bambini in qualche modo.

Secondo le prime ricostruzioni della vicenda che ha sconvolto l'Italia, il killer, Andrea Pignani, avrebbe sparato un colpo a uno dei due bambini, poi un altro a Ranieri e poi un altro ancora all'altro bambino, uccidendoli tutti e tre. E infine un quarto colpo sarebbe partito dalla pistola dell'omicida ma quest'ultima volta contro se stesso: dopo la strage infatti Pignani si sarebbe suicidato. 

Sul posto era presente anche il padre dei fratellini che, non appena ha sentito i colpi di arma da fuoco, si è precipitato in strada a soccorrere i figli. Stando alle ultimissime voci il papà avrebbe stretto le mani dei suoi piccoli, in lacrime, fino all'ultimo respiro di questi. "Questo con la pistola nessuno lo controlla. Guarda ora cosa ha fatto" avrebbe poi detto ad altri testimoni presenti sulla scena. 

Sono però ancora tantissimi i dubbi intorno a questa strage: per prima cosa i carabinieri stanno cercando di capire se ci sia un collegamento tra la famiglia dei fratellini uccisi e il killer. In secondo luogo i militari stanno indagando sul perché Pignani avesse un'arma da fuoco in casa e non solo. Secondo le testimonianze degli abitanti di Ardea infatti il 35enne era solito girare per il paese sparando colpi di pistola in aria.

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