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Covid-19: forse una 'svista' da laboratorio

Nulla di nuovo per i complottisti. Tutto da verificare, per gli altri

25 Maggio 2021

Sono solo suggestioni, per il momento; indiscrezioni, rapporti dei servizi segreti americani, che ipotizzano come l’origine del malefico Sars_Cov_19 non fosse naturale, ma artificiale. Un virus da laboratorio, insomma, scappato di mano. A confermarlo sarebbe il ricovero, nel mese di Novembre 2019, di tre medici dell’istituto di virologia di Whuan, affetti tutti da un’anomala influenza, i cui sintomi oggi sembrano quelli proprio del Covid.

 Nulla di nuovo, dunque, per i complottisti. Tutto da verificare, per gli altri.

Ma se effettivamente fosse come riporta il Wall Street Journal, come dovrebbero essere intese le indicazioni dell’OMS, che ha ritenuto “estremamente improbabile” l’ipotesi del virus da laboratorio?

L’immaginazione di chi si approccia a questa notizia non deve farsi condizionare dall’ideologia. Certo è che la Repubblica Popolare Cinese – coi suoi notevoli interessi economici intessuti con tutti i paesi del mondo (non ultima l’Italia, che ha riaperto la via della seta) – ha tutto l’interesse a coltivare l’ipotesi del salto di specie, dell’origine naturale.

Alcuni esponenti dell’OMS hanno coraggiosamente affermato di aver ricevuto dalla Cina, nel corso dell’ispezione, dati già raffinati (non grezzi) e di aver avuto un accesso limitato ai laboratori incriminati. D’altronde, in un paese nel quale la censura opera attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale, dove pare che i dieci comandamenti cristiani, siano stati sostituiti con dieci aforismi dittatoriali e dove le libertà di culto siano tollerate solo sulla carta, appare fin troppo evidente che qualche artificio sia stato adoperato.

Sotto il governo Trump, l’OMS ha visto revocati i fondi, perché sospettata di opacità, a favore del maggior azionista cinese. Al momento, l’amministrazione Biden sembra più cauta, nel suo silenzio.

Ma ammettendo per un momento che i sospetti dei sostenitori della cospirazione fossero fondati, si dovrebbero prevedere scenari disastrosi. La Cina, se mai venisse accertato che ha – come qualcuno ha azzardato – giocato nei laboratori militari con la morte, alterando il patrimonio genetico di due o più virus, e poi taciuto al mondo intero di questa scelleratezza, dovrebbe rispondere, intanto economicamente.

Difficile ammettere un errore, altrettanto disporre un risarcimento “mondiale”. Se così fosse, il calice amaro della verità porterebbe forse più devastazione del virus stesso.

Nel nostro piccolo, però, dati i presupposti, dovremmo ipotizzare che la libertà che abbiamo coltivato, non possa e non debba essere neppure controllata dall’esterno. Immaginare di affidare la rete del 5G alla Cina, sarebbe un errore, come denunciato a più riprese dal COPASIR. Un organo strategico, oggi ingrippato da manovre politiche scellerate, che vorrebbero annientare l’opposizione, allontanandola anche dal suo ruolo di sentinella.

Sarebbe drammatico rimanere ad attendere, senza sapere prima. Purtroppo, però, è una perversa abitudine, difficile da modificare. 

Di Andrea Migliavacca.

 

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