31 Marzo 2021
Viaggi (fonte Lapresse)
Stretta in arrivo per chi viaggia all'estero durante le vacanze di Pasqua: tampone e quarantena obbligatori. Lo ha stabilito il Ministro della Salute Roberto Speranza ieri pomeriggio, in accordo con il premier Draghi. La nuova misura sarebbe - spiegano fonti di governo - un "forte deterrente" alle partenze.
Mentre l'Italia si prepara a trascorrere le vacanze pasquali in zona rossa da Nord a Sud, il governo impone una stretta anche per chi viaggia - sia per motivi di turismo che non - fuori dal Paese. Le regole sono valide anche per chi rientra da Paesi appartenenti all'Unione Europea.
Chi arriva o ritorna dall'estero dovrà sottoporsi a due tamponi obbligatori: uno prima di partire e uno al rientro. Dovrà inoltre rispettare la quarantena di 5 giorni.
Intanto la decisione del Governo di vietare gli spostamenti tra Regioni ma permettere quelli all'estero suscita non poche polemiche. "Trovo curioso che, mentre a cittadini e attività economiche vengono chiesti ulteriori sforzi rispettando le restrizioni e le limitazioni, come giusto per fermare il contagio, siano permessi i viaggi di vacanza all’estero" dice Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni.
"Non si possono incontrare i propri cari, magari a pochi chilometri di distanza, ma è possibile prendere un aereo e farne migliaia per svago?" si domanda ancora Bonaccini. "Un controsenso che penalizza anche tutti gli operatori turistici e gli albergatori che da tanti mesi sono alle prese con forti perdite economiche. Spero si faccia presto chiarezza su questa assurda anomalia".
Consentendo di viaggiare fuori dall'Italia per turismo per Pasqua 2021 "si avvantaggia il turismo all'estero" afferma Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, che spiega: "Noi contestiamo l'incoerenza di un provvedimento per cui un italiano non può neanche prendere il caffè in patria ma può salire su un aereo e andare in un paese in fascia C".
"Oggi abbiamo l'85% degli alberghi chiusi, nonostante la massima sicurezza garantita dai protocolli sanitari" adottata dalle nostre strutture. "Noi diciamo solo che se il tampone vale per chi va all'estero, deve valere anche per chi va in un albergo italiano" aggiunge infine Bocca, ricordando che loro sono "pronti a fare tamponi ai turisti in arrivo e in partenza".
"La toppa come si suol dire è peggio del buco", scrive invece in una nota Michaela Biancofiore, parlamentare di Forza Italia e Membro del Coordinamento di Presidenza. "L’ordinanza emanata infatti, che prevede la quarantena al rientro dalle vacanze all’estero e del tampone, sa della più classica excusatio non petita accusato manifesta".
"Innanzitutto - osserva ancora Biancofiore - perché non ci sono controlli, e dubito che con i problemi che hanno le Asl in questo momento si metterebbero a censire tutti i vacanzieri che dovrebbero fare la quarantena e soprattutto perché non spiega come mai la logica del tampone molecolare non valga anche per il turismo italiano infraregionale".
"I nostri operatori turistici sono costretti a subire poi un doppio affronto da ordinanze" lamenta la parlamentare di Forza Italia. "Dl inopportuni, in quanto costretti a rimanere chiusi, non possono nemmeno attrarre e vivere su quel turismo estero che oggi avrebbe opzionato per la nostra Italia, che non ha bisogno di pubblicità".
"Intanto - osserva Biancofiore - nei Paesi concorrenti è tutto aperto. Ora ci manca la patrimoniale sempre cara al suo partito di derivazione e possiamo suonare il De Prufundis al nostro Paese. Sarebbe bene - conclude Biancofiore - il Presidente Draghi, che gode dell’assoluta fiducia nostra e degli italiani, esercitasse una specie di interim su quello che oggi è il ministero fondamentale per ogni aspetto economico-sociale della nostra società".
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