18 Marzo 2021
Ottimismo per riportare fiducia nei vaccini. E’ questa l’opinione del presidente Aifa Giorgio Palù, sulla questione AstraZeneca, convinto che oggi arriverà l’Ok dell’Ema. "Attendiamo con fiducia. Quello che si può anticipare, forse, è che l'Ema può vedere se c'è qualche popolazione a rischio che può prendere il vaccino con un po' più di cautela. Abbiamo bisogno dei vaccini, cerchiamo di essere ottimisti".
Il professore ha voluto spiegare attraverso numeri la situazione, in particolare, della Gran Bretagna, il paese che ha visto più decessi sospetti ma che ha anche vaccinato milioni di cittadini: "Nel Regno Unito hanno vaccinato 13 milioni con AstraZeneca e 15 milioni con Pfizer: gli eventi trombotici sono stati molto pochi e nessun caso mortale era legato alla vaccinazione". Eccesso di precauzione, quindi? "Forse sì, ma la precauzione è sempre utile se accompagnata ad una chiara informazione. Oggi si riunisce la farmacovigilanza dell'Ema, ieri si sono espressi dicendo che non c'è un nesso causale" ha affermato il presidente Aifa in audizione alla Commissione affari sociali della Camera. Gli eventi segnalati hanno coinvolto "individui abbastanza giovani, stanno vedendo se nei soggetti c'era qualche difetto, vale a dire la tendenza a sviluppare trombi". L'indagine mira ad appurare se i soggetti in questione "avevano una predisposizione genetica, se avevano assunto eparina, se avevano assunto estrogeni, che agiscono sulla protrombina e sul meccanismo di coagulazione".
No alle paure istigate, in particolare, da una errata comunicazione. "La cosa che dobbiamo tenere presente è che l'ente regolatorio deve proteggere i cittadini: questa pandemia dovrebbe averci insegnato quanto è importante la comunicazione, se subentra il panico diventa incontrollato". Palù, che è stato da poco vaccinato ha raccontato, anche, la sua situazione di salute. "Oggi ho mal di testa, sono squassato nelle ossa, ho un po' di febbre. Ho fatto ieri la seconda dose di vaccino che ha attivato la mia risposta infiammatoria, è normale. L'infiammazione è un processo fisiologico nella vaccinazione. Ogni vaccino, come ogni farmaco, ha effetti collaterali che sono più o meno gravi. Questi vaccini hanno gli effetti collaterali di tutti gli altri vaccini, soprattutto di quelli che hanno virus vivi: possono dare infiammazione perché sono riconosciuti come estranei dall'organismo. Il vaccino AstraZeneca utilizza un vettore virale che deve entrare nelle cellule senza replicare. Quando entra, può creare una certa infiammazione che, in alcuni casi, può portare a eventi trombotici" ha concluso.
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