10 Marzo 2021
10 anni a Massimo Carminati, l’ex Nar, 12 anni e 10 mesi al ras delle cooperative. Sono queste le condanne inflitte ai due protagonisti dell’indagine sul Mondo di mezzo dalla Corte d’Appello di Roma dopo che la cassazione aveva fatto cadere l’accusa di associazione di stampo mafioso. Con loro alla sbarra c’erano anche una ventina di imputati di cui tredici hanno scelto ed ottenuto di concordare la pena. Tra di loro anche: l'ex consigliere regionale Luca Gramazio per una pena definitiva a 5 anni e 6 mesi, per Franco Panzironi 3 anni e 6 mesi. Per Riccardo Brugia 6 anni mentre per Fabrizio Franco Testa 5 anni e 6 mesi, Matteo Calvio 5 anni e 7 mesi, Paolo Di Ninno 3 anni 8 mesi e 10 giorni, Alessandra Garrone (moglie di Buzzi) 2 anni 9 mesi e 10 giorni, Claudio Caldarelli 4 anni e 5 mesi.
Nel primo processo di appello, nel settembre del 2018, Massimo Carminati era stato condannato a 14 anni e mezzo e a Salvatore Buzzi erano stati inflitti 18 anni e 4 mesi. Ad entrambi nel primo appello era stata riconosciuta l'aggravante di mafia caduta poi in Cassazione. Per questo i ricalcolo della pena.
"Con questa sentenza il mio assistito è sotto il limite che consente una misura alternativa e quindi potrebbe non tornare più in carcere” ha affermato Cesare Placanica difensore di Massimo Carminati. L’ex Nar e Magliana, infatti, ha già trascorso dietro le sbarre 5 anni e 7 mesi di carcere preventivo.
"E' stata una condanna molto più dura di quanto ci aspettavamo perché la corte ha considerato più grave il reato di associazione a delinquere semplice. Il pg aveva chiesto 12 anni e 8 mesi. Faremo ricorso nuovamente in Cassazione. Comunque meglio dei 18 anni della volta scorsa", ha affermato Salvatore Buzzi.
"Mafia Capitale è stato uno dei capitoli più bui della storia della nostra capitale: sono stati calpestati i diritti dei cittadini e questo è stato riconosciuto" ha affermato la sindaca di Roma, Virginia Raggi. "Io credo sia fondamentale il lavoro di ricostruzione che stiamo facendo. Un lavoro che parte dalla ricostruzione delle macerie, fatto di bilanci puliti e regolari, appalti legali e trasparenza. I cittadini romani meritano questo. E io lo so, sono scomoda perché porto avanti questo percorso. Però non si può assolutamente tornare indietro". "Dobbiamo garantire a Roma queste condizioni di legalità, trasparenza e regolarità. Veramente i romani lo meritano" ha sottolineato la sindaca di Roma.
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