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L'Aleph Rome Hotel, Curio Collection by Hilton, affascinante struttura nel cuore della Città eterna, prosegue il suo percorso attraverso l’arte con una nuova mostra

L “Dialoghi tra storia e contemporaneità” è il titolo del ciclo espositivo della durata di un anno, curato dalla storica e critica d’arte Brigida Mascitti

11 Settembre 2025

L'Aleph Rome Hotel, Curio Collection by Hilton, affascinante struttura nel cuore della Città eterna, prosegue il suo percorso attraverso l’arte con una nuova mostra

L'Aleph Rome Hotel, Curio Collection by Hilton, affascinante struttura nel cuore della Città eterna, prosegue il suo percorso attraverso l’arte con una nuova mostra. “Dialoghi tra storia e contemporaneità” è il titolo del ciclo espositivo della durata di un anno, curato dalla storica e critica d’arte Brigida Mascitti e realizzato appositamente per la lobby dell’Aleph Hotel, che prevede le mostre personali di Gianluca Murasecchi, Alessandra Porfidia e Vincenzo Scolamiero.

 

“Non è la prima volta che l’Aleph Rome Hotel apre le sue porte alla modernità e all’arte contemporanea - ha dichiarato la direttrice Valeria Fruscio – e questo ciclo di mostre intende rafforzare il legame intrinseco dell’albergo con il bello, con la sperimentazione e con l’arte. Per noi è importante condividere con i nostri ospiti il lavoro di artisti contemporanei, espressione di un senso estetico e artistico tutto italiano, e di offrire una forma di ospitalità che trascenda i classici percorsi turistici, ma che diventi parte integrante del soggiorno in hotel”.

 

Le opere dei tre artisti, pur caratterizzate da una cifra stilistica totalmente distante dal punto di vista tecnico e materico, secondo la curatrice Brigida Mascitti “sono espressive della tradizione artistica rinnovata e presentano un comune verbo astratto senza tempo, capace di superare i confini della contemporaneità ed in grado dialogare con il contesto storico della sede espositiva. Non è infatti la prima volta che Murasecchi, Porfidia e Scolamiero sono chiamati a confrontarsi con luoghi del passato – fortemente caratterizzati sotto il profilo artistico ed architettonico - di natura estranea ad un comune contesto museale”.

 

Nello specifico, gli artisti, tutti storici docenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma, realizzeranno 6 opere pittoriche ciascuno, appositamente pensate per le grandi boiseries della lobby dell’Aleph - ospitato in un palazzo storico, un tempo sede della più prestigiosa banca italiana, la Cassa di Risparmio – caratterizzata dalla brillantezza del marmo verde cipollino.

 

Il primo ad esporre - dal 10 settembre al 10 dicembre 2025 - sarà Gianluca Murasecchi (Spoleto, 1965), docente di “Grafica d’Arte e Tecniche dell’Incisione”. Le sue opere sono staterealizzate ad hoc per la mostra con pigmenti acrilici o alchidici su tela, sono espressive di una certa tipicità stilistica dell’artista caratterizzata da un “segno-colore” e, come tutta la precedente produzione artistica di Murasecchi, sono contraddistinte da una grande sperimentazione sotto il profilo della ricerca dei materiali e di un’espressività che possa essere in diretto contatto con la poesia e la sapienza della storia.

Seguiranno poi le mostre di Alessandra Porfidia (Roma, 1962), docente di “Scultura”, e di Vincenzo Scolamiero (Sant’Andrea di Conza, AV, 1956), docente di “Pittura”, fino alla conclusione del ciclo espositivo in programma il 1° settembre 2026.

 

 

Gianluca Murasecchi (Spoleto, 1965)

 

E’ docente di “Grafica d’Arte e Tecniche dell’Incisione” presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, di cui è inoltre responsabile della Scuola di Grafica d’Arte.

Dopo il diploma in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma nel 1986 e dopo lunghi periodi di formazione a Bruxelles, Algeri, Ginevra e Tallinn, si trasferisce definitivamente nella Capitale, dove apre il suo studio, pur mantenendo attivo uno studiolo nei pressi di Spoleto.

Frequenti le sue esposizioni personali in rapporto con l’arte del passato, si ricordano tra esse: Aere, nel complesso monumentale di San Domenico a Narni nel 2025, Resurrectio, nella Cattedrale di Terni nel 2023, Lumen, nel Criptoportico romano di Norcia e nel Teatroromano di Spoleto nel 2017, De profundis clamàvi ad te, nella Chiesa della Madonna del Pozzo nel 2017, Attraversamenti, nell’antico Mulino dei marchesi Erolipresso il Ponte di Augusto a Narni nel 2015,Contemplazioni / Gianluca Murasecchi - Luca Padroni nella Chiesa sconsacrata di Santa Rita a Roma nel 2012-2013, La Pensée du Dehors, nella Torre normanna diCisternino, presso Brindisi, nel 2010.

Quest’ultima esperienza lo ha portato ad instaurare un dialogo stretto tra le sperimentazioni più attuali sotto il profilo della ricerca dei materiali e, non di meno, sotto il profilo di un’espressività che possa essere in diretto contatto con la sapienza e la poesia di opere antiche.

Da sempre affascinato dalla ricerca sulle cromie, i segni grafici e la terza dimensione, ha iniziato ad esporre nel 1985. Tra le sue personali si ricordano: Stellare - Gianluca Murasecchi - Ennio Tamburi, Et Works, a cura di Roberto Lacarbonara, a Roma nel 2025; Da Segno aSegno / Guido Strazza - Gianluca Murasecchi, a cura diGiuseppe Appella, Galleria Edieuropa di Roma, nel 2017; Ibidem/Kelly Driscoll-Gianluca Murasecchi, AB 23, acura di Stefania Portinari, a Vicenza, nel 2011; MateriaSeconda, a cura di Luca Arnaudo, Giovanni Carandente,Alessio Verzenassi, Galleria  Civica d’Arte Moderna eContemporanea - ex Monte di Pietà, Spoleto, nel 2008; Segnario, nel 2008, presso la Galleria Il Bulino arte contemporanea di Roma, a cura di Giuseppe Appella e Guido Strazza. Del 2025 è la mostra Relazioni – Gianluca Murasecchi, Alessandra Porfidia, Vincenzo Scolamiero, a cura di Patrizia Bisonni presso il Museo Diocesano e Capitolare di Terni.

In queste esposizioni ha sempre prediletto la contemplazione di un farsi che potesse dirimersi dal mero soliloquio individuale per aprire anche a doppie personali che, pur mostrando reciprocità, potessero evidenziare al contempo l’unicità delle espressioni visive.

Ha inoltre partecipato ad importanti rassegne nazionali ed estere quali: La xilografia italiana del ‘900,Kunstmuseum Bayreuth, a cura di M. Ratti e G. Torre, in Germania, nel 2016; Segni Puri, Galleria d’Arte Contemporanea Peccolo, a cura di Demetrio Paparoni e Roberto Lacarbonara, Livorno, nel 2014; Quadratonomade, 2012, presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma, a cura di Donatella Pinocci; Lo stato dell’Arte, Padiglione Italia della 54° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia a cura di Vittorio Sgarbi, nel 2011; Boille, Murasecchi, Napoleone, Strazza - Nel segno della differenza, Sala Orsini di Palazzo Chigi, Formello (Roma), a cura di Patrizia Ferri, nel 2009.

Gianluca Murasecchi ha collaborato ad edizioni d’arte con sue opere grafiche con i poeti: Yves Bonnefoy, Silvia Bre, Chris Wallace-Crabbe, Anna Maria Farabbi, Marco Papa, Umberto Piersanti, Marco Vitale e con gli scrittori Ilvo Diamanti ed Eva Tea, compiendo un percorso di legami fortemente sentiti tra letteratura e arti visive.

Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private, italiane ed estere. Hanno scritto di lui: Giuseppe Appella, Luca Arnaudo, Giovanni Carandente, Patrizia Ferri, Pia Gottschaller, Guglielmo Gigliotti, Ljuba Jovicevic, Roberto Lacarbonara, Gianluca Marziani, Brigida Mascitti, Demetrio Paparoni, Stefania Portinari, Vittorio Sgarbi, Gabriele Simongini, Guido Strazza, Italo Tomassoni, Lorenza Trucchi, Alessio Verzenassi.

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