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Palazzi Reali, abbondano inaugurazioni, news e visite curiose per vivere un giorno da re

Da Napoli a Parma, da Monza a Torino, scopriamo esperienze principesche tra stelle, mostre, tango e lingue di gatto

18 Luglio 2024

palazzi reali (da Pixabay)

Evocano subito un bagliore di uniformi sgargianti, uno svolazzare di ampie crinoline, decolleté ingioiellati e un vorticare di languidi valzer sotto lampadari dalle mille gocce scintillanti. È intramontabile e romantico il fascino delle regge italiane. E attualmente, tra le più suggestive, spicca il magnifico Palazzo Reale di Napoli che ha appena inaugurato due spazi eccezionali dopo 18 mesi di lavori: il Belvedere magicamente incastonato sul tetto, con un tragitto negli abbaini del 1837 mai accessibili al pubblico prima di oggi, e il Museo della Fabbrica, esposizione permanente al piano terra che fa da ouverture introduttiva al percorso di visita mediante installazioni audiovisive, teche, modellini e rilievi in 3D.

Il Palazzo - come nella migliore tradizione romanzesca di cappa e spada ha anche un passaggio segreto che permetteva ai Borboni di passare direttamente nel ‘loro’ teatro, l’adiacente e mitico San Carlo - fino al 3 settembre presenta la mostra “Quattro secoli di storia: la fabbrica di Palazzo Reale”, nella Galleria del Genovese, con capolavori presi in prestito dai maggiori musei napoletani: San Martino, Capodimonte, Archivio di Stato, Reggia di Caserta. Le star? due dipinti di Antonio Joli recentemente restaurati e giunti dall’Inghilterra, dalla collezione di Lord Montagu di Beaulieu. E inoltre ulteriori progetti bollono in pentola anche per il Cortile d’Onore destinato a diventare prossimamente un palcoscenico di manifestazioni e incontri, nell'ottica di un’offerta culturale sempre più ampia ed esaustiva.

La Reggia di Colorno a Parma non resta certo a guardare, e, inserita nel bellissimo circuito dei “Castelli del Ducato”, propone tour a piedi, a cavallo, addirittura in volo, con la mongolfiera, per esplorare quella che fu la sfarzosa corte di Maria Luigia d’Austria: una gemella di Versailles con 400 sale, giardino alla francese e cappella-gioiello di San Liborio, seconda in Europa per dimensioni soltanto all’Escorial di Madrid.

Di origine trecentesca, la Reggia si guadagnò grazie ai Farnese il titolo di “luogo di delizia e di meraviglia”, tra preziosi arredi, pavimenti in marmo policromo, stucchi, affreschi, arazzi, porcellane inestimabili di Meissen e di Sèvrès. In estate, tanti appuntamenti: tra gli altri, il 27 luglio concerto di musica latino-americana per spaziare dal tango alla milonga, dalla samba alla bossa, dal bolero al jazz fino al valzer peruviano e al pasillo colombiano. E il 10 agosto, visita speciale “Spegni le luci, accendi le stelle” nella notte di San Lorenzo famosa per il fenomeno degli astri cadenti, nel settecentesco Osservatorio Astronomico del Duca Ferdinando di Borbone.

E già che ci siete, tra i vicini manieri associati del circuito, non dimenticate di fare una sosta nell’Antica Corte Pallavicina per gustare il suo culatello esagerato - 150 anni fa questo era il regno del norcino di fiducia di Giuseppe Verdi, che evidentemente non pensava solo a romanze, cavatine e 'do di petto' tra tenori e soprani…

Spostiamoci in Lombardia nella Reggia di Monza. Gli Asburgo spesero 70.000 zecchini per costruirla. E furono zecchini spesi bene perché riuscì uno splendore, con un Teatrino di Corte che è un bonbon. Nel suo splendido parco - il più vasto d’Europa tra mura di 14 km con aree picnic, punti ristoro, noleggio bici - è stata appena dedicata una via ad Aurelia Josz, straordinaria pioniera dell’insegnamento femminile e fondatrice della Scuola Agraria del Parco di Monza, vittima del nazismo nel 1944. E poi, fino al 31 luglio, mostra itinerante “La Reggia viaggiante”, ricca di materiale fotografico sul sontuoso treno che trasportava i re d’Italia e i loro aristocratici ospiti. E fino al 15 dicembre largo spazio alla poesia, alla musica, alla commedia con dibattiti e conferenze.

Infine eccoci a Torino nei Musei Reali: sono strepitosi con le opere d’arte dei Savoia e i rari reperti archeologici tra bastioni, teatro romano, fontana delle Nereidi, giardini e rampa elicoidale. Nella reggia fino al 15 settembre è aperta la rassegna “Il Guercino. Il mestiere del pittore” con oltre 100 quadri di questo stupendo artista, “…gran disegnatore e felicissimo coloritore: è mostro di natura e miracolo da far stupire chi vede le sue opere. Non dico nulla: ei fa rimaner stupidi li primi pittori” come viene descritto nei documenti d’epoca. Una pausa dolce? Senz’altro all’interno del palazzo, nel Caffè Reale che, seguendo la scia dei locali storici cittadini, suggerisce la “Merenda Reale” a base di biscottini d’antan: canestrelli, torcetti, lingue di gatto. Poi, via ai castelli sabaudi nei dintorni di Torino: dalla Venaria a Stupinigi, a Racconigi con il suo interessante itinerario che svela la vita intima di Carlo Alberto di Savoia-Carignano attraverso la Cappella, la Biblioteca e i Bagni magistralmente  affrescati. Quanto charme! Eh sì, noblesse oblige…

                                                    

Di Carla Di Domenico.

 

 

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