29 Agosto 2022
Un modello del vero Made in Italy, un treno che ha fatto la storia del nostro Paese, simbolo del benessere e della ripresa economica negli anni Sessanta. L‘ETR 250, meglio conosciuto come “Arlecchino“, entrò in servizio il 23 luglio del 1960, in occasione delle Olimpiadi di Roma, compiendo il viaggio inaugurale da Bologna a Venezia. Restaurato in modo certosino, ora è tornato a viaggiare sui binari in alcune occasioni speciali. L’elettrotreno “Arlecchino” era uno di quei convogli lussuosi, caratterizzati dall’alta qualità e da un design all’avanguardia. Prodotto dalla Breda, si ispirava al design degli aerei. Gli interni curati nei minimi dettagli, con una particolare disposizione delle sedute negli scompartimenti e i colori vivaci degli allestimenti con poltrone avvolgenti, pareti ricoperte di vinilpelle, pannelli e tappeti caratterizzati da una vasta gamma di tinte pastello rendevano il viaggio su questo mezzo una vera e propria esperienza, oggi come un tempo. Dei quattro esemplari prodotti allora, adesso ne rimane uno solo in Italia, l’ETR 252, mentre gli altri furono smantellati alla fine degli anni Novanta. Nel 2013, la Fondazione FS recuperò questo “superstite” e lo trasferì al Deposito Rotabili Storici di Pistoia dove venne in seguito restaurato e ammodernato. Tutto l’allestimento è stato sistemato nella più totale fedeltà al modello originale, riproducendo anche quelle vivaci tonalità che lo hanno reso famoso. In questo momento dispone pure di una meravigliosa carrozza panoramica e chi avrà la fortuna di viaggiare a bordo trova aria condizionata, un nuovo impianto di illuminazione, un bar di bordo rivisitato ma coerente con lo stile dell’epoca.
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