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Daniele Crippa e l’arte Italiana da Portofino a Pechino, tra Borges, Pomodoro e una vita dedicata alla bellezza

Il Giornale d'Italia ha intervistato Daniele Crippa: "Alll’Istituto Italiano di Cultura e dall’Ambasciata a Pechino racconterò un percorso iniziato negli anni ’70 come gallerista a Cortina e poi a Portofino"

23 Luglio 2025

Daniele Crippa è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.

Come è nata questa iniziativa che la porterà a parlare della nostra Arte a Beijin? 

"L'istituto Italiano di Cultura insieme all'Ambasciata d'Italia nella capitale della Cina ha sempre dimostrato attenzione per le attività culturali che vivono nel nostro bel paese ed è giunto l'invito per una Lectio o meglio Conferenza sulla mia attività nel mondo dell'arte contemporanea che è iniziata negli anni settanta come gallerista in Cortina d'Ampezzo per poi spostarmi in Portofino ove creai la Galleria Civica nel 1977.

Galleria Civica nata con un prestigioso comitato promotore composto dai maggiori intellettuali dell'epoca tra i quali Giulio Carlo Argan, Giorgio Strehler, Guido Ballo, Giuseppe Marchiori, Germano Beringheli, Pierre Restany che divennero di poi nel tempo pure amici. Le esposizioni personali allora presentate oggi, con orgoglio, sono nei libri di storia dell'arte."

Mi ricorda i nomi di alcuni artisti di cui organizzaste le personali ?

"La prima mostra fu Concetto Pozzati di poi Emilio Vedova, Piero Manzoni, Mimmo Rotella, Claudio Costa, Vincenzo Agnetti, Arnaldo Pomodoro, Claudio Parmiggiani Elio Marchegiani, Giuseppe Guarneri, Gioni David Parra, Eugenio Cuttica, Enzo Cacciola. La lista è lunga e carica di esperienze affascinanti, una delle ultime fu il " Picasso d'America ": Julian Schnabel che mio ospite realizzo opere site specific su carte nautiche del nostro mare."

Di poi nacque il Museo di Scultura

"Sì a metà anni ottanta, grazie alle amicizie nate dalla mia esperienza di curatore, ho creato in un affascinante giardino posizionato sul mare di fronte al porto il MuPa. Museo del Parco Centro Internazionale di Scultura all'Aperto di Portofino che fino all'altro anno ha presentato al pubblico opere dei maggiori artisti del panorama internazionale del mondo della scultura."

Mi racconti del Prologo che appare nelle prime pagine del volume del Museo.

"Un ricordo dolcissimo, io passo molta parte dell'anno in Argentina ove mi recai per la prima volta subito dopo la caduta della dittatura, e grazie al suo braccio destro Roberto Alifano nacque intellettualmente un fascinoso rapporto con Joge Luis Borges. Una sera mi feci coraggio e raccontai al gran maestro del genere letterario filosofico-fantastico il mio progetto su di un museo in riva al mare in un borgo fantastico. Usando appunto questo termine a lui caro timidamente chiesi se potevo esaudire il mio sogno: avere un prologo scritto da lui."

Il MuPa è l'unico museo al mondo che si fregia di avere un prologo di Borges.

"Io ne sono onorato nonché molto orgoglioso."

Mi ricordi alcuni nomi degli Artisti la cui opera è presente nei giardini del Museo.

"Ad oggi sono quasi duecento sculture che vanno da italiani, per non tediare ne nomino solo alcuni, Giuseppe Spagnulo, Mimmo Rotella, Fausta Squatriti, Bruno Munari, Aldo Mondino, Gillo Dorfles, Roberto Bricalli, Salvatore Fiume, Enzo Cucchi, Elio Marchegiani, di poi ecco i sud americani Santiago Cogorno, Gyula Kosice, Enio Iommy, Pablo Atchugarry, Gonzalo Ramirez, fino a Josef Beuys, Mar Ray, Dennis Oppenheim, Daniel Spoerri e presto forse pure Julian Schnabel.

Mi creda anche tutte le altre opere sono veramente affascinanti."

Di questa esperienza ne parlerai a Pechino.

"Sì mi auguro che nel raccontare le mie esperienze nasca un interessante dialogo con il pubblico, anzi ne sono sicuro anche perché sarò coadiuvato dal grande supporto che mi darà il presidente dell'Associazione Alta Marea: Guicciardo Sassoli De Bianchi per conto dell'Ambasciata d'Italia a Pechino e del' Istituto Italiano di Cultura insieme a Ren Jingge storico dell'arte in veste qui di moderatore."

Mentre di poi in altro luogo terrai una conferenza su di un nostro grande scultore che recentemente ci ha lasciato: Arnaldo Pomodoro

"Vero è una iniziativa che rientra nel programma nato sempre grazie ad da Alta Marea sullo sviluppo dell'arte contemporanea italiana in Cina.

La mia lunga frequentazione con il maestro mi ha portato a conoscere bene ed a approfondire il suo lavoro.

Mi auguro che come storico dell'arte riceva un applauso dal pubblico."

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