A cosa servono gli ex mariti? A pagare gli alimenti. Si e no. A ispirarti, il libretto "I Mariti Inutili" il mio longseller. Non é il solo. Ma sicuramente è tra i pochissimi che mi invita me e il mio avvocato Ilaria Barbierato, pezzo da novanta del foro di Milano per una cena prelibata. Eccoci sulla terrazza spalancata sul golfo di Napoli del Grand Hotel Parker’s, storico albergo lettéraire, dove erano di casa Oscar Wilde, Virginia Woolf e Robert Louis Stevenson che qui ha trovato ispirazione per L’isola del Tesoro.
Comincia il nostro Grand Tour dei sapori da George, dedicato al biologo marino George Parker che lo comprò a fine ottocento. E appena riconfermata la seconda stella Michelin.
Ma come si presentano questi temutissimi ispettori, i Clouseau del palato? Bavero alzato, cappello calato sugli occhi e lente d’ingrandimento infilata nel taschino. Totalmente in incognito, si presentano solitari ( troppo sgamabili) meglio in compagnia. Pagano ovviamente il conto. Qualche volta prima di andare si svelano e lasciano il biglietto ( siamo della Guida Michelin) e gli altri, uno staff formidabile, con il fiato sospeso.
E’ quasi un viaggio illusorio/gourmet: sembrano olive ma non lo sono, hanno solo la forma, dentro un impasto di insalata di rinforzo. Sembrano chips, sono alghe fritte, una tira l’altra. I grissini da immergere nella spuma di fiordilatte. Una minimargherita cotta al vapore e servita in un mini/coccio. E questo solo per cominciare. Le portate sono sette o nove, a secondo del menu’ dei piatti signature del giovanissimo chef, Domenico Candela ( 39 anni) e che risalgono alla sua prima stella ottenuta nel 2018. Ovviamente si tratta di piatti continuamente rivisitati. Si comincia con la ricciola marinata al miso e humus di ceci e salsa acqua pazza alla rosa canina. Carciofo allo zabaione, con limone salato al sapore di caffè. Riso con gamberi rossi, olio di dragoncello e jus di lamponi fermentato. Tra una portata e l’altra un sorbetto di pera, blu di bufala e scaglie di cacao per preparare il palato per le altre squisitezze. Servito in una porcellana di design, in esclusiva per George, a forma forma di Maschio Angioino, del busto e del calice di San Gennaro. Con garbo raffinato come i suoi piatti ci viene a salutare lo chef che, alla domanda di Ilaria se conoscesse lo chef Riccardo Camanini di Lido 84 non solo si “illumina" ma cita anche il piatto che lo ha reso famoso nel mondo: il cacio e pepe in vescica di maiale. Che dire, lo chef Candela si conferma aggiornatissimo in materia. E allora proponiamo una fusione di sapori: Il Sud incontra il Nord e viceversa.
Arriva il trionfo di patisserie: 30 grammi di babà, chocolat a forma di cornetto, amuse en bouche al pistacchio con foglia d’oro…
Trump dicci tu, a tutto questo bendidido e prodotti, per la maggior parte a kilometro zero, gli vogliamo mettere i dazi? Dove c’é gusto non c’è perdenza. Ma a rimetterci siete voi. Non ci teniamo il nostro caciocavallo, vini, bufala, pasta al grano antico e tutte le nostre eccellenze… e voi i vostri Mac Donald’s.
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