E’ la notte degli Oscar del Haute Cuisine. L’alta sartoria ai fornelli, un custom made di sapori mediterranei per deliziare i palati intenditori di emiri e principesse. Un’ orchestra di chef per una sinfonia di gusti: fiori di calamaro, tartare di scampi e acqua di mela verde, una ventresca di tonno con pomodoro piccante, cetrioli, lampone e yogurt di bufala. E siamo solo all’Ouverture. I direttori della Sinfonica Gourmet si alternano sul podio: il chef guest é Fabrizio Mellino, il più giovane tre/stellato del mondo, figlio d’arte,Tonino, il padre di stelle ne ha due. In famiglia brilla una costellazione di stelle e Quattro Passi, incastonato come un piccolo presepe sulla baia di Nerano, é sempre una sfilata di celebrities da ogni dove. Fabrizio è ospite dell’Executive Chef dell’Olivo, due stelle Michelin, Salvatore Elefante. La “bacchetta” d’orchestra passa al resident chef Vincenzo Tedesco e al restaurant manager Christopher Morcet, il “primo violino” dei vini di cantine pregiate é l’head Sommelier Riccardo Alberto Presezzi. Nessuna è fuori posto. Neanche quelle del tenore Giuseppe Gambi, accompagnato da un pianoforte a coda bianco di quelli holliwoodiani. E’ una scoperta di Ermanno Zanini, direttore generale del Jumeirah Capri Palace e vicepresidente per il sud Europa e Gran Bretagna della più esclusiva catena alberghiera degli Emirati Arabi. E’ stato anche il “regista” del grattacielo Burj Khalifa di Dubai, il più alto del mondo, illuminato d’ azzurro e apprezzatissimo da un centinaio di milioni di tifosi del Napoli sparsi per il mondo.
Beauitiful! Come il cocktail con amuse en bouche servito in terrazza mentre il cielo del tramonto s’infiamma.
Beautiful! Come la soap opera piu’ famosa e più longeva del mondo girata a Capri, starring la stilista/ principessa Luisa Beccaria e le sue figlie Lucilla e Luna Bonaccorsi di Reburdone e la sua Capsule Collection esposta nella boutique/atelier della piazzetta. Direttamente dal set Luisa arriva giusto in tempo per le lasagnette al ragù napoletano e ricotta in salvietta appena sformate. Intanto Il giovane sommelier Vincenzo Riccio declama la vivacità di una bollicina e il carattere d’annata di un Terre di San Leonardo 2020. “E il Dante del vino”, esclama il maestro Giovanni Ozzola, siamo qui per lui per il suo vernissage che inaugura anche la stagione artistica del Jumeraih Capri Palace. Fresco di restauro, cinque suite sono state ridisegnate e reinterpretate dall’archistar Patricia Urquiola che lei definisce microcosmi scolpiti nella luce, le pareti ondulate in cemento lisciato ricordano il moto lento delle onde, i divani sembrano rocce levigate dal mare...
Narrazioni multiforme di linguaggi che si incrociano e che si riflettono in un gioco di prisma. Giovanni Ozzola, uno degli artisti multidisciplinare piu’ influenti della sua generazione, ha inaugurato al Jumeirah CapriPalace la mostra “Colore Luce”, una costellazione di graffiti, in mezzo una finestra sul mare. Il banchetto rituale sensoriale continua con il black code profumato agli agrumi della costiera, un sorbetto all’acqua di noci con caviale e il Grande Trionfo di bisquit al macaron, lisci e gelato ai petali di rose. Sembra un geranio, invece é da mangiare, realizzato da Anna Gerasi, campionessa mondiale e maitre chocolatier, un omaggio al Jumeraih en fluer. Come quello setoso in orange realizzato dalla designer Benedetta Setti. Portano la sua firma anche i cuscinoni pop alla Andy Warhol disegnati per le suite con piscina privata del Jumeraih Capri Palace.
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