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Giulia Tramontano, i murales a Senago dell'artista Luca Zak Coia per ricordare la mamma ed il piccolo Thiago - FOTO

Lo street artist Luca Zak Coia ha dedicato in via Mote Rosa a Senago due murales per ricordare la giovane madre Giulia Tramontano ed il figlioletto Thiago

10 Giugno 2023

A Senago, in quella via Monte Rosa dove la follia omicida di un mostro ha cercato di liberarsi delle prove del proprio delitto, lo street artist Luca Zak Coia ha deciso di rappresentare Giulia Tramontano ed il piccolo Thiago con due murales. Nel primo, Giulia così com’era prima del crimine brutale, felice nell’attesa di una nuova vita in arrivo; nel secondo, Giulia come sarebbe dovuta essere, con il figlioletto tra le proprie braccia di madre, mentre lo solleva al cielo.

Lo street artist Luca Zak Coia ricorda con due murales Giulia Tramontano ed il figlioletto Thiago

Mentre nel paese campano d’origine di Giulia Tramontano, Sant’Antimo, sono in corso gli ultimi preparativi per il funerale con cui la famiglia in forma privata domani, domenica 11 giugno, darà l’ultimo saluto alla giovane madre ed al figlioletto Thiago, a Senago, luogo dove le due vite sono state strappate, lo street artist Luca Zak Coia ha deciso di fare qualcosa perché quei due volti ormai scomparsi non siano dimenticati.

In collaborazione con Roberto Esposito, titolare di un’impresa di pompe funebri seneghese, Coia ha infatti voluto illuminare con due murales quell’angolo, ormai famoso in tutta Italia, di via Monte Rosa dove i corpi senza vita di Giulia e del suo bimbo sono stati ritrovati.

“Voglio dipingere due immagini – spiega l’artista – una che mostri Giulia per quella che era, una, invece, per rappresentare come sarebbe dovuta essere”. Nel primo murale infatti, la commovente immagine che da giorni rimbalza su tutti i social. Una ragazza giovane, felice mentre accarezza il suo pancione, colta durante un momento di serenità di fronte al mare che tanto amava. Il secondo invece, una figura più indefinita, un contorno totalmente nero su uno sfondo dai colori quasi magici, l’immagine di una donna con in braccio il suo bambino, nato alla vita, fissato nel tempo nell’istante in cui lo solleva al cielo.

Immagini commoventi, che porteranno ora un raggio in quell’angolo cupo dove la tragedia ha trovato compimento. Un modo per purificare quel tratto di strada, testimone di disumana brutalità, e farne, forse, un motivo di speranza per le tante Giulia che possono ancora essere salvate.

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