23 Maggio 2025
Eau de Eau, il futuro senz’acqua secondo Arianna Bonucci e Giorgio Angelico: un lusso che sfida e fa riflettere sull’essenziale. Il progetto Eau de Eau racconta un futuro distopico che assomiglia drammaticamente al nostro presente, dove l’acqua, fonte vitale per eccellenza, si è quasi esaurita. In questo futuro, forse nemmeno troppo lontano, l’elemento essenziale alla vita è diventato un lusso per i pochi che possono permetterselo. L’acqua, imbottigliata in un flacone di design ispirato ai profumi di alta gamma, viene presentata come la nuova fragranza del momento, venduta a peso d’oro e desiderata come status symbol. Con ironia feroce e lucida poesia, Eau de Eau ci pone di fronte allo specchio delle nostre storture.
La boccetta di profumo è il cuore del progetto: elegante e lucida, con un tappo bagnato in oro che riproduce un pianeta Terra trasformato in gioiello. È al tempo stesso contenitore e opera concettuale, simbolo e provocazione. Ogni dettaglio è studiato per mimare l’immaginario della cosmetica di lusso, sovvertendone il significato. L’acqua al suo interno è reale, ma anche metafora: essenza della vita ridotta a oggetto estetico. La boccetta diventa così l’opera d’arte stessa, che gioca con l’assurdità del consumismo, sfidando le convenzioni e invitando a riflettere sul valore che attribuiamo alle risorse essenziali, trasformate in simboli di status e potere. L’opera si colloca nel solco dell’arte concettuale, dove il significato supera l’oggetto fisico e sollecita lo spettatore a interrogarsi su ciò che è veramente prezioso.
Realizzata in collaborazione con Love Therapy, brand fondato da Elio Fiorucci, la bottiglia di Eau de Eau fonde la visione pop del marchio con l’irriverenza politica di Max Papeschi, dando vita a un messaggio potente: usare l’apparenza per disinnescare la superficialità, il tutto confezionato con l’eleganza tipica dello stile di Arianna Bonucci.
La diffusione del progetto Eau de Eau ha adottato una strategia tipica dell’industria del lusso proponendo un evento di presentazione ufficiale a Milano, il 21 maggio 2025, coinvolgendo ospiti della moda, arte e design . Gli invitati sono rimati all’oscuro della vera natura della boccetta, illusi che si trattasse di un nuovo profumo incantati dall’allestimento Patinato e “truffati” dalle hostess che invitavano i partecipanti a testare la nuova fragranza spruzzandola sulle mouillettes. Solo dopo qualche ora è stata rivelata la ricetta di EAU DE EAU, pura e semplice acqua. Gli spettatori, tra la confusione e lo sgomento, si sono trovati costretti a riflettere sull’assurdità della mercificazione dell’essenziale, catturati dall’estetica di lusso ma spinti a mettere in discussione il valore e il significato reale dei beni di consumo. Ad ospitare l’evento di lancio dell’opera è stato il centro culturale milanese PARCO, un nuovo spazio espositivo che tratta la diversità e l’intersezione delle culture con uno sguardo rivolto al futuro. Lo spazio sorge dalla riqualificazione di un’ex fabbrica in zona Barona e si propone come un punto di riferimento per il quartiere e per la città.
L’intera operazione è curata da Alisia Viola e Tommaso Venco, che hanno costruito un impianto progettuale solido, capace di tenere insieme dimensione estetica, riflessione critica e coerenza narrativa. Barbara Alberti, scrittrice, intellettuale e figura di riferimento della cultura italiana, è testimonial della campagna fotografica, nonché portavoce del tema cardine del progetto: le ripercussioni presenti e future dovute alla penuria d’acqua.
La ballerina Valentina Vernia in arte Shades of Banana, è la protagonista dello spotpubblicitario diretto da Arianna Bonucci e Giorgio Angelico e prodotto da Round. Il video la raffigura ricoperta di fango essiccato mentre la superficie argillosa si sgretola, in un metaforico scenario che rappresenta la disidratazione della terra divenuta arida in assenza di acqua. Quando tutto sembra ormai perduto si manifesta una pioggia improvvisa, che lava il fango dal corpo e dal volto, donandole nuova linfa vitale. Un barlume di speranza per un’umanità ormai quasi spacciata, un’ultima, preziosa, inestimabile, goccia di vita. La musica dello spot è diretta dal maestro d’orchestra austriaco Sascha Goetzel, le fotografie del backstage sono opera di Roberto Polillo.
Accanto alla dimensione estetica e concettuale, Eau de Eau porta con sé un impatto reale. WAMI Water With a Mission, partner etico del progetto, per l’occasione ha realizzato nuovi rubinetti in Nicaragua, contribuendo concretamente a portare acqua potabile in una delle aree più colpite dalla crisi idrica globale. Un gesto tangibile per ricordare che l’arte, oltre a smuovere le coscienze, può anche generare risorse, accesso e cambiamento. Il dettaglio più pregiato della boccetta è il tappo bagnato in oro che raffigura il pianeta terra, un vero e proprio gioiello realizzato da Sebastiano D’Augusta di D’Augusta Gioielli. L’allestimento multimediale arricchito da opere fisiche e tele retroilluminate è stato opera di QuadrusLight. Le fotografie di still life della boccetta sono state realizzate insieme a Thomas Wiedenhofer.
L’evento è stato arricchito dalla collaborazione con Raffles Milano, che per l’occasione ha coinvolto studenti e studentesse nella progettazione e realizzazione di un capo ispirato alla boccetta, con la supervisione del couturier e coordinatore dell’atelier Renzo Catoni. Tria, piattaforma innovativa di tecnologia olografica brevettata, ha presentato inoltre l’ologramma Planète Terre, opera di Papeschi legata al progetto Eau de Eau. In quest’opera ispirata al tappo della boccetta, un pianeta terra dorato ruota lentamente, richiamando l’immaginario del lusso e mettendolo in contrasto con la dura realtà della disidratazione globale.
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