28 Febbraio 2025
“Bisogna sempre giocare lealmente quando si hanno in mano le carte vincenti”, una delle citazioni di Oscar Wilde mi viene in mente fissando le carte da gioco inserite da Giorgio Armani su bomber, cappotti e completi sartoriali della collezione autunno-inverno 2025 di Emporio Armani.
Uno degli ultimi nobili della moda italiana ha sempre tenuto questo asso nella manica: la coerenza e la sincerità del suo stile sobrio, sempre elegante, anche quando è stato declinato sulle tendenze metropolitane o più sportive della linea dell’acquilotto che non ha mai smesso di volare.
Emporio Armani dalle ali spiegate prosegue la sua narrazione, con nonchalance, giocosità e morbidezza, conscio del suo potente codice comunicativo e agglomerante, di una sofisticata architettura votata al bello e consacrata dai minimi dettagli.
Il cuoricione dello stilista e imprenditore, che con mente e talento è stato capace di creare un impero e di gestirlo infinitamente meglio di moltissimi altri, spicca davanti a mini abiti e giacche e pantaloni di velluto.
Grazie Signor Armani, grazie ancora, ci si dovrebbe ricordare di scriverlo, di avere reso onore e tenuto credibile il Made in Italy in ogni sua sfaccettatura.
L’essenza di Emporio Armani sono quattro decadi di storia, di immagini e, soprattutto, di stile di vita italiano espanso nel mondo.
Anche adesso il suo guardaroba è fedele al design, legato alla sartoria nostrana, al corpo, celebrato nel suo fascino scultoreo e composto.
In un momento di forte rallentamento del lusso, che in fondo è e deve restare puro divertimento, il rigore di una storica etichetta che firma sartoria certificata, raffinatezza nei tessuti e nelle lavorazioni pregiate, può permettersi di incontrare con misura l’atteggiamento libero del divertissment, simboleggiato dalle carte da gioco che ricorrono dettagli, intarsi e stampe.
Alcuni look riprendono i codici della sartoria maschile ed anche gli abiti sera sigillano tutto ciò che si può costruire per durare e per dare risalto alla parte più nobile dell’eleganza.
Le scelte materiche rivelano la ricerca tessile, fra lane lavate o animalier spazzolate, intricati jacquard di lana-seta, velluti stampati.
Il dialogo tra maschile e femminile guida il percorso stilistico, con una scelta che opta per pantaloni morbidi dalle tasche generose nelle quali affondare le mani, giacche più attillate oppure lasciate sciolte e lunghe, talora abbinate a gilet integrati, dai quali emergono colletti, polsini e cravatte.
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