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Pittura surrealista, abiti couturier e moda sportiva, fra gli eventi per il pubblico a Milano Moda Donna

Tre appuntamenti da non mancare durante Milano Fashion Week: ‘Io sono Leonor Fini’ a Palazzo Reale, il couturier Balenciaga a Palazzo Morando e la mostra di K-Way a Palazzo della Permanente.

26 Febbraio 2025

Leonor Fini si inserisce nella storia di Palazzo Reale come artista legata al movimento del Surrealismo e rappresentante delle donne artiste contemporanee.

‘Io sono Leonor Fini’, in programma fino al 22 giugno 2025, nasce da una citazione della stessa che dichiara: “Sono una pittrice. Quando mi chiedono come faccia, rispondo: Io sono”.

Libero da schemi e definizioni rigide, il lavoro della Fini comprende pittura, disegno, fotografia, arte decorativa, design di moda, costumi, libri.

Nata a Buenos Aires, da madre italiana e padre argentino, frequenta ambienti artistici e personaggi del calibro di James Joyce, Italo Svevo e Umberto Saba, iniziando a dipingere in giovane età e a fare viaggi in tutta Europa.

Trasferitasi a Parigi entra incontatto con gli artisti surrealisti, Max Ernst, Paul Éluard e Victor Brauner, sperimentandone i metodi e le tecniche, le immagini ambigue, gli ambienti tenebrosi e gli oggetti enigmatici e simbolici.

Usando organizzare La Fête Secrète (La Festa Segreta), una sorta di happening surrealista ed esperienza immersiva che rifletteva i temi ricorrenti nell’arte di Fini, quali il mistero, l’occulto, la sensualità, e l’esplorazione dei limiti tra il reale e l’immaginario.

Da New York a Montecarlo, dipinge numerosi ritratti e costumi per il teatro, l’opera, il balletto e il cinema.

Per entrare nel suo mondo, la grande retrospettiva di Palazzo Reale include più di 100 opere, dagli anni Trenta sino alla fine del secolo Novecento, lavorando a un immaginario formale dal tono onirico.

Il couturier spagnolo Cristóbal Balenciaga si ammira fino al 2 marzo 2025 a Palazzo Morando, in via Sant’Andrea 6, prima esposizione monografica, allestita da Elisa Ossino Studio, che mette in luce la sua contemporaneità attraverso un dialogo creativo con il mondo della calzatura spagnola.

A 130 anni dalla nascita dello stilista, im progetto Cristóbal Balenciaga | Shoes from Spain Tribute, curato da Javier Echeverría Sola e promosso dalla Federazione delle Industrie Calzaturiere Spagnole (FICE), mette in risalto il lavoro di alta moda d’eccellenza che definiva l’atelier del maestro Balenciaga.

L’approccio rivoluzionario alla silhouette femminile viene messo in luce su venticinque abiti abbinati ad una serie di calzature, realizzate da altrettanti marchi spagnoli, accompagnati da articoli di giornali e fotografie risalenti ai decenni di attività del couturier.

L’allestimento si sviluppa in stanze o scatole monocromatiche e prende ispirazione dai codici estetici: bianco-burro come l’atelier parigino o nero profondo per esaltare l’architettura delle opere.

Nelle parole del protagonista si trova l’essenza della sua creatività e arte: “Un couturier deve essere un architetto per la forma, un pittore per il colore, un musicista per l’armonia e un filosofo per la misura”.

L’ultima installazione è quella del marchio sportivo K-Way, uno dei brand di proprietà del Gruppo BasicNet, insiemea a Kappa, Robe di Kappa, Jesus Jeans, Superga e Sebago.

Per celebrare il sessantesimo anniversario, nasce il progetto espositivo In Y/Our Life - The Hidden Side of Everyday Things’, interpretato da diversi artisti negli spazi di Palazzo della Permanente in via Turati, visitabile fino al 2 marzo 2025.

Nei mesi successivi, la mostra proseguirà durante alcune delle settimane dell’arte più rilevanti del panorama culturale internazionale.

Oltre ad alcuni imodelli storici, come i primi impermeabili e le loro evoluzioni più moderne, ricordando l’antipioggia impacchettabile e richiudibile, ci sono alcuni esempi di oggetti di design, prototipi, pubblicità e video che testimoniano la collaborazione con marchi partner.

La MoKa della Bialetti, le penne Bic, i prodotti di cura Borotalco, i cappelli in feltro di Borsalino, i golosi Chupa Chups, i taccuini Moleskine, le macchine di fotografia istantanea Polaroid, il versatile Pongo usato per giochi creativi, i fogli adesivi Post-it, il nastro adesivo Scotch e i pattini in linea Rollerblade.

Alcuni artisti sono stati chiamati ad interpretare con disegno, scultura, pittura, installazione, video e performance, lo storytelling di K-way e dei suoi partner sopracitati.

Ci sono l’artista olfattiva Francesca Casale, il fotografo Serafin Gerber, l’illustratore Agostino Iacurci, performer Masha Leonenko, i designer Tomáš Libertíny e Patricia Urquiola, il graphic designer Andrea Magnani, i pittori Emilano Ponzi e Luisa Rabbia, la scrittrice Leanne Shapton e le artiste multidisciplinari Koo Jeong-A, Eva Jospin e Olimpia Zagnoli.

 

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