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Calendario Pirelli 2025, "Refresh and Reveal" di Ethan James Green: la società "fluida" multietnica, multigender e multipolare ritratta in 24 scatti - LE FOTO

Il cast presenta attori, artisti, cantanti e modelli di varie età e di diversi paesi, alcuni dei quali avevano già collaborato con il fotografo nel corso della sua carriera

12 Novembre 2024

“Refresh and Reveal” è il titolo del Calendario Pirelli 2025 firmato da Ethan James Green. La cinquantunesima edizione di The Cal, presentata oggi a Londra al Natural History Museum, segna un ritorno alla sensualità, svelata attraverso il corpo dei protagonisti.

Il Calendario Pirelli 2025 è stato scattato tra maggio e giugno sulle spiagge dell’Historic Virginia Key Beach Park di Miami e in uno studio allestito nella stessa area. Il cast presenta attori, artisti, cantanti e modelli di varie età e di diversi paesi, alcuni dei quali avevano già collaborato con il fotografo nel corso della sua carriera.

Tra le 24 fotografie di “Refresh and Reveal”- che ritraggono 12 soggetti con uno scatto a colori e uno in bianco e nero - si incontrano l'attrice, modella e attivista americana Hunter Schafer, la conduttrice televisiva e scrittrice indiano-americana Padma Lakshmi, l'attore francese Vincent Cassel, la cantante e attrice italiana Elodie, l'attrice britannica Simone Ashley e l'attrice sudcoreana Hoyeon. Ancora, l'attrice britannica Jodie Turner-Smith, l'artista americana Martine Gutierrez, la modella e illustratrice di moda americana Connie Fleming, l'attore britannico John Boyega e la modella americana Jenny Shimizu (già ritratta nel calendario di Avedon nel 1997).

In occasione della conferenza stampa di presentazione de Il Calendario Pirelli e alla domanda "Come mai Trump ha vinto le elezioni in America?", la conduttrice televisiva e scrittrice indiano-americana Padma Lakshmi ha dichiarato che "il patriarcato è nell'aria che respiro e nell'acqua che bevo".

“Refresh and Reveal” ritrae anche lo stesso Green, segnando la terza apparizione di un autore del Calendario, dopo Prince Gyasi nel 2024 e Bryan Adams nel 2022.

Chi è Ethan James Green, fotografo de Il Calendario Pirelli 2025 

Nato in Michigan e residente a New York, Ethan James Green è un nome di spicco nel mondo della fotografia di moda e della ritrattistica ed è l’ultimo dei 43 grandi artisti (considerando alcune edizioni scattate da coppie di fotografi) chiamati a scattare il Calendario Pirelli nei suoi 61 anni di storia, dal 1964 al 2025. Ad affiancarlo nella realizzazione del Calendario Pirelli 2025 è stato un team di creativi fra cui, Tonne Goodman, ex Fashion Editor di Vogue US nel ruolo di Fashion Director e creative consultant.

Il particolare sguardo di Ethan James Green per la bellezza personale ed essenziale dei suoi soggetti lo ha reso uno dei più ricercati fotografi oggi in attività.

Conversazione con Ethan James Green 

Come hai scoperto di essere stato scelto per scattare il Calendario Pirelli 2025?

"L'ho scoperto a febbraio. Il giorno del mio compleanno ho ricevuto una telefonata dal team Pirelli, che ovviamente non sapeva fosse il mio compleanno… È stato un regalo inaspettato: essere incluso nel gruppo dei leggendari fotografi che prima di me hanno realizzato il Calendario, molti dei quali mi hanno ispirato nell’avvicinarmi alla fotografia, è un enorme onore e un attestato di stima."

Hai tratto ispirazione dai Calendari precedenti?

"Mi hanno molto emozionato quelli di Richard Avedon e Herb Ritts degli anni '90, che “catturano” davvero i soggetti e creano immagini bellissime e senza tempo. Un obiettivo importante anche del mio lavoro: creare qualcosa a cui le persone possano guardare indietro tra 20 o 30 anni e che non sembri datato e, si spera, venga citato in futuro."

Come ti è venuta l'idea del concetto “Refresh and Reveal”? 

"Il nostro generale concetto di bellezza si è ampliato moltissimo rispetto al passato. Sono stato entusiasta di esplorare la bellezza oggi e di poterla proporre in un contesto, come il Calendario Pirelli, che da sempre la celebra. Lo abbiamo chiamato “Refresh and Reveal” perché torniamo ai
suoi inizi, celebrando il corpo in nuovi modi che riflettono il presente."

Come ti sei avvicinato al casting?

"Il cast rappresenta varietà e diversità in tutte le forme, con attori, artisti, cantanti e modelli di varie età e di diversi paesi. Il casting è sempre stato una parte importante del mio lavoro e sono fortunato ad aver lavorato con molti dei protagonisti nel corso della mia carriera. Altre, invece, sono persone con le quali lavoravo per la prima volta. Ma tutti hanno sostenuto il concept del progetto, si sono fidati del team e ci hanno permesso di ottenere immagini davvero belle. La lezione più importante che ho imparato come fotografo è che ottieni lo scatto migliore quando il soggetto si sente a suo agio. Anche se durante lo shooting dirigo molto, lascio anche molto spazio per lavorare insieme a chi fotografo e per raccogliere il suo feedback. Sono sempre stato molto collaborativo e aperto ed
è un aspetto su cui mi sono focalizzato anche nello scattare il Calendario Pirelli."

Perché hai voluto includerti nel Calendario?

"Mi sono incluso nel Calendario perché ero l’unica persona a cui potevo chiedere di mettersi completamente nuda. Esserlo di fronte a così tante persone è stato davvero liberatorio." 

Hai scattato il Calendario a Miami, nell’Historic Virginia Key Beach Park. Quali sono state le sfide più grandi durante le riprese?

"Abbiamo scattato metà delle foto a maggio e l’altra metà a giugno. A maggio il cielo è stato sempre sereno. A giugno abbiamo avuto molta pioggia. In realtà è stato fantastico perché la pioggia ha portato più varietà alle foto sulla spiaggia. Ma il tempo non è stata l’unica sfida. Per la foto sulla spiaggia di Vincent Cassel, ad esempio, siamo andati molto in profondità nell’acqua. Per un altroscatto, invece, sono stato a lungo sul piolo più alto di una scala di circa 6 metri."

Come è stato lavorare al Calendario Pirelli rispetto agli altri tuoi lavori?

"Tutto il mio lavoro viene dalla stessa fonte di ispirazione e spesso trovo che i miei progetti personali si fondano con il mio lavoro nella moda. Per esempio, Bombshell, il mio secondo libro recentemente pubblicato, rappresenta anche una esplorazione della sessualità delle modelle e di come la esprimono davanti alla macchina fotografica. C'è sicuramente un’eco di tutto questo nel mio approccio ad un progetto come il Calendario Pirelli. La collaborazione è molto importante per il mio processo creativo e le modelle hanno contribuito attivamente a realizzare le mie immagini."

Conversazione con la Fashion Director, Tonne Goodman

Quali sono state le sfide per te come fashion director del Calendario Pirelli 2025? 

"La sfida è stata avere l’opportunità di rivelare qualcosa: un corpo, un atteggiamento, una sessualità, una libertà. In questo caso, nel rispetto dell’eleganza di Pirelli e della sua visione, per poter svelare è stato necessario nascondere. Questa è stata la sfida, trovare abiti che potessi usare come strumento, non per esprimere la moda, ma per esprimere un personale atteggiamento di rivelazione del corpo."

Come hai risolto questa sfida?

"Abbiamo fatto lunghe prove, provato molti diversi vestiti e, così facendo, abbiamo conquistato la fiducia dei protagonisti. E penso che la fiducia abbia dato loro la capacità di essere totalmente liberi, di sapere che erano in buone mani e al sicuro, che dipendeva da loro quanto volevano
nascondere o rivelare, o essere vulnerabili o audaci."

Come è stato lavorare con Ethan su questo progetto?

"Ethan apprezza molto l’eleganza e il mondo queer, che è molto importante in questo momento. La sua grande esperienza come fotografo e la sua personalità si riflettono davvero nelle immagini che realizza, perché è molto sensibile, molto audace e molto diretto. È notevole la combinazione di questi elementi con lo stile che padroneggia attraverso la luce e la sua regia."

Dopo tutti i tuoi anni nel settore, questa è stata la prima volta che hai lavorato al Calendario Pirelli. Come ti è sembrato? 

"È stato assolutamente favoloso. Non solo è stata una sfida e ho capito che stavo lavorando a un progetto molto importante, ma è stato anche divertente. E “divertimento” è una di quelle parole che purtroppo oggi spesso mancano nel nostro vocabolario."

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