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Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

L’idrosommelier, nuova figura professionale che distingue le sfumature di sapore delle acque e suggerisce gli abbinamenti con vino e piatti a tavola.

L'esempio di Acqua Panna, insieme alle complementari bollicine S.Pellegrino, ambasciatori della tradizione enogastronomica italiana e del nuovo filone di esperti idrosommelier

22 Ottobre 2024

Acqua Panna scorre in Toscana, vicino a Firenze e Scarperia, nella Valle del Mugello, tra rocce secolari e bosco, liberamente all’interno di una riserva di 1300 ettari di verde e fauna selvativa, preservati e protetti nella loro originaria biodiversità, in collaborazione con Federparchi.

Il centro direzionale è Villa Panna, ex dimora medicea dedita alla caccia, circondata da frutteti e giardini, passata poi ai marchesi di Torrigiani, che vi hanno aggiunto un lago e hanno convertito il luogo a stabilimento di acqua minerale e successivamente alla famiglia aristocratica dei Contini Bonacossi che nel 1938 fondarono la Società Panna.

Nel 1957, la Società Panna fu acquistata dalla Società delle Terme di San Pellegrino, società ad oggi che ha proseguito la salvaguardia dell’integrità del territorio e la bellezza dell’ecosistema che la circonda. 

Ogni giorno vengono eseguiti oltre 300 test per assicurare che la purezza e la composizione unica dell’acqua rimangano invariate nel tempo, mentre scorre con le sue sorgenti naturali scorre per 14 anni sotto le morbide colline toscane, ad una temperatura molto bassa e stabile.

Prima di sgorgare in superficie, si arricchisce di preziosi minerali quali, ad esempio, calcio, magnesio e silice, in un mix in perfetto equilibrio che origina il suo inconfondibile gusto, mantenuto inalterato come all’origine ogni volta che si apre una bottiglia di Acqua Panna.

Distribuita sulle migliori tavole del mondo, l’acqua minerale naturale possiede uno speciale ph 7,9 (valore che esprimere il grado di acidità o di alcalinità) leggermente alcalino, giudicato ideale per accompaganre i piatti di cucina ed esaltare i vini e, insieme alle complementari bollicine S.Pellegrino, il binomio ha conquistato il mercato internazionale come ambasciatore della tradizione enogastronomica italiana.

Chi sa distinguere fra le sfumature di sapore delle acque è la figura dell’idrosommelier che suggerisce inoltre gli abbinamenti dell’acqua al vino e ai diversi piatti a tavola.

Lo spiega Julia Cru, brand ambassador di S.Pellegrino e Acqua Panna, che ha ottenuto l’attestato di Water & Wine Sommelier presso la scuola Alma, professionista ed educatrice del vino con oltre diciotto anni di esperienza e fondatrice del centro indipendente e internazionale per l'educazione al vino e all’acqua, Cultura Liquida.

“Ogni acqua ha il suo sapore e le sue sfumature, una sua esperienza sensoriale e un gusto che espande l’esperienza con i vini e con i piatti”.

Questo nuovo modo di concepire l’acqua per esaltarne qualità e proprietà è nato non solo a fini di puro marketing e richiama l’attenzione sul fatto che l’acqua è un bene essenziale per la sopravvivenza e per una alimentazione che guarda al benessere e alla salute.

La degustazione dell’acqua nasce nel 2002 proprio in Italia, dove vi è una certa sensibilità al mondo cibo e del bere e dove la popolazione è il 1° Paese in Europa - e tra i primi Paesi al mondo - per consumo di acqua minerale (insieme a Messico, Emirati Arabi evThailandia), abbondando di sorgenti e di acque differenziate in base al territorio.

Acqua Panna è leggera, fresca, rotonda e morbida, con un finale lungo al palato, tipico delle acque persistenti, e un ph leggermente alcalino adatto ad esaltare i cibi e i vini, specialmente i bianchi, gli champagne e i rossi giovani (mentre S.Pellegrino ben si accompagna ai rossi strutturati, ai liquori e ai vini da dessert).

L’idea dell’acqua che si fonde con la gastronomia è la nuova sfida degli chef e dei ristoranti gourmet, ma anche dei fruitori invitati a fare la propria esperienza che in fatto di palato e gusto è veramente unica e personale, tanto che l’idrosommelier Julia Cru suggerisce provocatoriamente di ordinare al ristorante prima i piatti che si vogliono mangiare, poi il tipo di vino e solo infine l’acqua più corretta ad esaltare gli abbinamenti scelti.

Al ristorante Borgo San Jacopo, 1 stella Michelin, presso Portrait Firenze, lo chef Claudio Mengoni è proprio l’autore dei menù degustazione ‘L’Equilibrio in un piatto’, con portate che prendono ispirazione da Acqua Panna, ambasciatrice di equilibrio, e dalle sue caratteristiche organolettiche uniche.

Un esempio è il suo piatto che celebra l'armonia tra la freschezza del crudo e la delicatezza del cotto, incontro di verdure croccanti con coulis alle erbe e sorbetto di arancia e zenzero. 

I sapori della cucina toscana sono rivisitati da chef Mengoni e dalla sua creatività e filosofia di cucina, vera e sincera, con rigore e senza compromessi, dove alla base c’è una grande ricerca della materia prima e l’utilizzo di tecniche di lavorazione complesse.

Toscano è anche l’iconico simbolo del giglio, presente al centro dell’etichetta di ogni bottiglia di Acqua Panna, a simboleggiare la sua origine e le nobili radici rinascimentali, così come l’impegno costante verso le risorse idriche e la biodiversità originaria, mantenendo il delicato equilibrio tra estrazione e rifornimento delle falde acquifere, con rigidi requisiti di conservazione.

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