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Addictive champagne, curato con passione da vignaioli artigiani o con spirito d’avanguardia, è il re dell’arte della convivialità e dell’accoglienza

Le novità della Maison Jacquart, del Domaine Alexandre Bonnet e della Maison Taittinger, tre storie di cultura artigiana, di enologia e di ospitalità di stile francese.

09 Ottobre 2024

Potente e capace di esprimere le diverse sfumature ed effervescenze delle bollicine, lo champagne è il re nell’arte della convivialità e dell’accoglienza, adatto a celebrare i momenti straordinari con la sua freschezza, finezza e leggerezza.

Pazientemente curato nel tempo da vignerons-artigiani fieri di trasmetterne la sua storia secolare e di portare verso il futuro questa parte di Francia, vero e propro mosaico di colline e lande coltivate a vitigni, principalmente di armonico Chardonnay, di corposo Pinot Noir e di fruttato Pinot Meunier.

Status symbol carismatico in trasformazione verso un approccio più rilassato al lusso, più ludico e gioioso, come raccontano le tre etichette protagoniste delle ultime bottiglie immesse sul mercato, con altrettante novità in ogni Maison.

Lo Champagne Jacquart viene distribuito da Rinaldi 1957, capitanata da Giuseppe Tamburi, che ha fatto dei distillati e dei vini una missione.

Per il 60° Anniversario della fondazione, l’enologa Joëlle Weiss un Grand Cru di AY Blanc de Noirs 2018, 100% base Pinot Noir, dall’effervescenza delicata, radioso e potente al palato. Maturato sei anni in bottiglia e a riposo almeno di 6 mesi, la sua elegante e voluttuosa espressione di Pinot Nero porta profumi frutta gialla, frangipane e fiori d’arancio, con finale lungo e sapido, per un ottimo abbinamento con pesce, castagne e formaggi cremosi.

Fondata nel 1964, la Maison Jacquart nasce dall’intento di riunire l’esperienza di una trentina di vignerons-artigiani pronti a condividere il loro talento e i loro vigneti per produrre grandi vini secondo un concetto di Mosaïque, un mosaico di crus (oltre 60), di terroirs e di talenti.

La varietà di queste parcelle è in grado di garantire un’incredibile diversità e carattere distintivi degli champagne, come dichiara Joëlle Weiss: “Tutte le nostre cuvées sono espressione gioiosa dello champagne, basate sulla freschezza aromatica dello Chardonnay elaborato nelle sue mille sfumature. Dalle più leggere e pungenti a quelle più eleganti e golose, accomunate dalla stessa brillantezza, dal temperamento e dall’immancabile freschezza finale. Il Mono Cru Ay 2018 Blanc de Noirs si distingue perciò per essere una novità raffinata e complessa del terroir di Ay, frutto di una vendemmia perfetta e con ottima maturazione delle uve. Eccezionalmente è un Pinot Noir in purezza, scelto proprio per la sua complessità. Un vero e proprio ‘addictive champagne’, potente e succoso”.

Nei vigneti della Maison Jacquart sono stati recentemente messi in atto una serie d’importanti iniziative di coltivazione di tipo ecologico, che esclude l’uso di insetticidi nel rispetto della biodiversità, con l’obiettivo di ottenere la certificazione ambientale (ISO 14001) per tutti i siti di produzione e gli interi vigneti.

Il borgo medievale Les Riceys nella Côte des Bar è la culla del Domaine Alexandre Bonnet, rimasto in bilico tra le due regioni della Champagne e della Borgogna, dotato di un terroir e un microclima unici e una longeva storia familiare vitivinicola e degli abitanti dei piccoli borghi, dediti per il 90% al lavoro nelle vigne. Gli champagne di questo paradiso vinicolo del sud della Francia si differenziano per vivacità, aromi e intensità e da ogni sorso si può realmente percepirne il territorio.

Spiega il ceo Arnaud Fabre: “La motivazione principale è la storia unica e il patrimonio inestimabile che ci lega fra noi e al know-how. La nostra tenuta storica di Les Riceys sente la reposnsabilità di essere ambasciatore di questa autenticità e passione per un lavoro che rappresenta anche la nostra vita”.

Il loro carismatico e generoso champagne deriva in purezza da 100% Pinot Nero, espressione pura del 90% del territorio, da nord a sud con le sue diverse sfaccettature (con tre DOC, champagne, coteaux-champenois e rosé-des-riceys).

La rinascita della Côte des Bar, l’altra Champagne, quella ancora autentica e selvaggia, da diversi anni dimostra di non essere seconda a nessuno e possiede in esclusiva la totalità delle sue vigne, disseminate lungo i boschi, i pendii e le piccole valli strette e verdeggianti, che godono di molteplici esposizioni e di una biodiversità sparsa ovunque, un pregio per l’ottenimento della certificazione di Alto Valore Ambientale (HVE).

Sono state reintrodotte anche delle varietà antiche (Buret, Blanc Vrai, Petit Meslier e Arbane) ma il Pinot Nero resta a tutti gli effetti il re della cantina, dal quale nascono almeno sei vini: champagne blanc de noirs, champagne rosé de saignée e champagne rosé d’assemblage, rosé-des-riceys, coteaux-champenois rosso e bianco.

Maison Taittinger, etichetta indipendente e di prestigio internazionale grazie a cuvée di grande eleganza e personalità, riapre al pubblico dopo un’importante opera di recupero e rinnovamento architettonico durata diciotto mesi, nelle antiche cantine come in tutto il sito storico di Saint-Nicaise, dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall’Unesco.

Lo Chardonnay diventa l’emblema di casa, caratterizzando cuvée che spiccano per finezza, eleganza e leggerezza, prodotto in proprietà, in particolare come Comtes de Champagne Blanc de Blancs, il più grande Blanc de Blancs di Francia.

Dal 2020 la Maison di Champagne Taittinger è guidata da Vitalie Taittinger, in qualità di Presidente, e dal fratello Clovis, direttore generale dell’azienda di famiglia, che spiegano. “Lo spirito dei nostri vini accresce ancor di più attraverso la condivisione della nostra cultura, storia e preziosa eredità e del nostro processo creativo, trasmessi fra le generazioni. Brindare a Champagne significa celebrare il momento e fermare l’attimo per viverlo a pieno. Vogliamo creare esperienze alla scoperta della Maison, creare momenti, scrivere ricordi”.

In un percorso di approfondimento con visita alle storiche cantine e degustazione delle cuvée d’autore (Brut Réserve e Prestige Rosé), aggiungendo per chi vuole una esperienza gastronomica in pairing con gli champagne, oppure una d’arte alla scoperta della Collezione Taittinger.

Nei secoli, le eccezionali condizioni ambientali che caratterizzano da sempre le cantine di Saint-Nicaise sono rimaste immutate, confermando questo luogo come ambiente ideale

per la conservazione e l’invecchiamento dei vini in vere e proprie gallerie sotterranee scavate dai monaci Benedettini che affondano nel terreno per profondità e con temperature costanti in ogni stagione dell’anno. Qui riposano gioielli enologici come il Comtes de Champagne Vintage, le cui bottiglie affinano qui fino a dieci anni prima di esprimersi nella loro magnifica perfezione.

Fra gli altri siti visitabili, l’ex impianto di vendemmia di Murigny, il castello De La Marquetterie, la Demeure des Comtes de Champagne nel cuore di Reims e la villa di famiglia di Boulevard Lundy.

 

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