03 Ottobre 2024
Marina Marcarino, proprietaria dell'azienda vinicola Punset a coltivazione biologica, è la presidente di Albeisa, associazione fondata nel 1973 nata per riunire i produttori della zona delle Langhe (in Piemonte) attraverso l'utilizzo della caretteristica bottiglia in vetro dal collo allungato.
C’è una storia, quella delle Langhe appunto, fatta di sapori e saperi preziosi e di amore per la terra, e ci sono vini in grado di raccontarla, da tempo tramandati e custoditi in questa bottiglia di design d’alto artigianato, usata fin dal passato dai produttori del territorio come sigillo di garanzia e di autenticità, forgiato dai mastri vetrai delle Antiche Vetrerie di Poirino.
Marcarino prende le redini dell’ex presidente Alberto Cordero di Montezemolo e insieme ad un team tutto al femminile punta sulla internazionalizzazione e la sinergica collaborazione degli associati nei nuovi progetti a venire di Albeisa che sono molteplici.
Anche perché la tendenza e l’urgenza di comunicare il territorio è estremamente attuale; secondo il rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2023, la crescita turistica mette al centro d’interesse proprio l’esperienza enogastronomica e il convoigimento dei territori del Belpaese, richiesti a livello esperienziale come immersione attiva nella vita e nelle tradizioni delle comunità artigianali e locali, non solo in termini di prodotti ma anche di racconti, valori, metodi, ricette, competenze, tramandati fra le generazioni.
Dal nome Alba, una delle prime zone insieme alla Borgogna ad esportare anticamente il vino oltre il territorio sui carri, in botti e successivamente in bottiglie fatte a mano, la comunità Albeisa ruota intorno alla riscoperta e al rilancio di questa bottiglia storica (disponibile in diversi fomati, colori e adattiata pure a spumanti e liquori) e all’espansione della narrativa delle etichette dei produttori di zona, che contano oggi circa 330 cantine.
Sono circa 24 milioni le bottiglie Albeisa utilizzate nel 2023, tutelate dall’Associazione dei Produttori dell’Albese che ne indica la possibilità di impiego, nonché fornisce un dettaglio sulle varietà e le DOC/DOCG che essa può contenere.
Dalla nuova sede recentemente inaugurata, Albeisa ha già un fitto programma di degustazioni ed eventi a rotazione, atti a diffondere la cultura del vino e dei luoghi dove si produce, oltre a varie attività altre attività legate all’arte e all’enogastronomia impegnati ad incentivare la scoperta delle Langhe, del Piemonte e dell’Italia stessa.
E’ con la collaborazione di Albeisa che vengono presentate le anteprime delle annate DOC e DOCG dei vini piemontesi rivolte agli esperti e agli addetti di settore, come il progetto ‘Nebbiolo Prima’, anteprima internazionale di Barolo, Barbaresco e Roero, che ha l’obiettivo di valorizzazione il patrimonio vitivinicolo di Langa e Roero, anche verso i mercati internazionali emergenti.
Poi ci sono le degustazioni d’alta enogastronomia rivolte ai sommelier e agli chef dei ristoranti stellati con i vini degli associati presenti sul mercato o di prossima uscita e altri programmi ed eventi per appassionati wine lovers fatti con interessantissimi approfondimenti.
Parlare di vino come prodotto e come concetto del buon bere consapevole, dissociato dal consumo alcolico generico, alimenta il fuoco dell’insegnare e del far cultura sulla qualità e sulle proprietà, anche salutari, della bevanda e dei suoi abbinamenti con la gastronomia.
Il team di giovani ambiziosi che guidano Albeisa con la Marcarino desidera comunicare con tante idee nuovi risvolti delle ‘Langhe Insolite’, con uno storytelling contemporaneo ed esperienziale che non manca di sottolineare tutto quello che Albeisa continua a fare.
In termini di ripopolamento ambientale, rispetto del territorio e della creazione di un ecosistema riequilibrato si collabora con la Collezione Ampelografica di Grinzane Cavour, un incredibile museo a cielo aperto e scrigno di conservazione di vigneti ormai rarissimi o addirittura scomparsi (oltre 500), provenienti dal nord-ovest d’Italia, ma anche da aree diverse, curati ai piedi di uno dei castelli di proprietà del Conte Camillo Benso di Cavoure gestito dai ricercatori del CNR di Torino insieme a Stefano Raimondi, con esperimenti di microvinificazione, interessanti anche per chi volesse scorpire in quali nuove risorse produttive investire.
Lo sa bene la cantina Punset della famiglia Marcarino, una delle aziende di riferimento sia per la conduzione biologica dei vigneti che per i risultati di rilievo ottenuti, che come filosofia fin dall’inizio punta su metodi metodi agronomici integrati nel ritmo e nell’armonia della natura, portando la propria esperienza nel consorzio Albeisa e nella cultura del fare bene, nel modo più naturale possibile.
L’Associazione Unione Produttori Vini Albesi è di fatto impegnata in diversi progetti ambientali in loco con progetti di sostenibilità rivolti all’ecosistema che ruota attorno alla vigna, come Save the Tree o Save the Truffle, quest’ultimo alla ricerca di una maggiore connessione tra il mondo dell’agricoltura e il mondo del tartufo, la riqualificazione degli spazi dedicati a bosco e di specie nobili, autoctone e tartufigene, senza entrare per questo in conflitto con vigneti, uliveti e noccioleti.
Albeisa si è spinta persino all’estero, aiutando alcune specie per il rimboschimento del Kenya nella zona del Bore e della zona di foresta amazzonica depradata da painatagioni di palma.
Se si domanda alla presidente Marina Marcarino quali altri argomenti saranno fonte di nuovi progetti di Albeisa, viene subito ribadita l’importanza del concetto e della cultura del consumo consapevole del vino, da considerarsi come parte alimentare appropriata e anche di benessere nel pasto, aumentando la consapevolezza dell’utente sui sapori autentici e sani.
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