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Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Slow Luxury a Milano Moda Donna, i protagonisti della moda sartoriale discreta e romantica.

Quali sono le proposte della prossima primavera-estate 2025 per gli appassionati di eleganza discreta, dove le impeccabili regole artigiane dialogano con capi utility e sfizi romantici.

30 Settembre 2024

Durante la settimana della moda di Milano che ha raccontato le anticipazioni della prossima primavera-estate 2025, i marchi concentrati sul saper fare e sulla manifattura portano in scena le loro collezioni di lusso discreto e rilassato, per un vestire morbido dove leggerezza e minimalismo incontrano dettagli romantici e sensualità, delicate nuance e cristalli.

La tradizione di Kiton è quella napoletana e il suo Grand Journey nell’abbigliamento per la bella stagione mescola grafiche accattivanti e pittoriche a texture soffici e lucenti. In primo piano le giacche di costruzione sartoriale, asciutte sulla spalla e scivolate sul corpo.

Per Boglioli, i colori sono delicati, così come l’impalpabile leggerezza dei materiali e delle strutture, ricercate fra le costruzioni tipiche del guardaroba maschile.

Tailleur costruiti secondo le impeccabili regole artigiane si alternano a balzer marinière e giacconi utility nelle scelte moda di Brunello Cucinelli, includendo anche gonne e pantaloni dalle preziose lavorazioni e maglieria rifinita con texture metallica.

Brioni veste la donna con capi adatti a tutti i momenti della quitidianità, fatti con tessuti leggeri fluidi e pregiati. Ad esempio, ci sono le camicie oversize abbinate a pantaloncini e pantaloni coordinati, i lunghi abiti sottoveste, gli ampi trench ampi, i cappotti doppiati e la spettacolare giacca da sera nera, impreziosita da 8000 piccoli cristalli annodati a mano con filo di seta.

La Maison annuncia anche la riapertura della Scuola di Alta Sartoria Nazareno Fonticoli a Penne che si è data l’impegno di preservare e coltivare il know-how sartoriale attraverso la formazione artistica di nuove generazioni di sarti.

La leggerezza e la preziosità dei tessuti sono la base delle proposte di stagione di Eleventy, declinate in nuance sofisticate che vanno dalle colorazioni crema e polvere a delicate sfumature rosa cipria e mauve. Per chi vuole capi grintosi, si trovano stampe ramage, disegni floreali e vibranti degradè, lurex e paillettes.

Nel segno dell’alta manifattura italiana, Tod’s chiama l'artista Lorenzo Quinn, rinomato per le sue monumentali sculture di mani intrecciate, a collaborare con il direttore creativo Matteo Tamburini ai capi di stagione, fatti di capisaldi in stile mediterraneo centrati sull’eleganza senza tempo: trench, giacconi antivento, giacche sartoria, camicie, abiti e pantaloni asciutti.

Lo studio meticoloso delle forme e la maestria artigianale vengono distillati nella loro essenza più pura da Gabriele Colangelo per il marchio Giada.

Bellissime le maxi-cappe e l’iconico cappotto Andi realizzato in diverse varianti couture, da indossare con gli shorts oppure con pantaloni dai volumi rilassati.

L'organza trasparente è usata in modo impalpabile ed evanescente, stratificata su gonne, abiti in maglia e parka dipinti a mano o decorati con rose astratte.

Evocativa ma anche contemporanea la silhouette retrò di Antonio Marras che porta in scena abiti couture con bustino fasciante e ampie gonne drappeggiate, pantaloni fluidi, tute e caftani, oltre alla maglieria sede anch’essa di ricami preziosi, pizzi e stampe tropicali.

L’abbigliamento da camera e lo stile lingerie concentrano la collezione di Vivetta su una modalità bon ton che non tralascia i dettagli: fiori, chiffon, pizzi, paillettes, colletti ricamati e fiocchi poggiati sulle pantofoline in raso, i mocassini squadrati e le scarpette ballerina.

La collezione di Ports 1961 esplora con meticolosa attenzione la consistenza, la linea e la proporzione che riflette la modelleria vestita dal corpo. I vestiti eleganti, i soprabiti, i pantaloni e le camicie ricercano una immagine estetica contemporanea radicata nella tradizione.

Pezzi unici, disegnati da Matteo Thiela con costruzioni couture, illuminano l’atelier Curiel in uno scintillio di chiffon e seta metallizzati, velluti estivi, organze e reti di paillettes.

La linea Atelier di Antonio Riva propone abiti da sogno realizzati per le occasioni importanti.

Non mancano long dress, midi e miniabiti in mikado di seta, organza, pizzo e ricamati, con l’aggiunta di una sorpresa, l’inserimento del neoprene lavorato con ricami metallici a fiori dorati.

La tendenza moda per gli abiti cocktail di Luisa Beccaria verte su vesti di tulle, abiti bralette e crop-top d’organza o di impalpabili pizzi e ricami, gonne ampie e il ritorno del tessuto Vichy.

I fiori bianchi sono il tema stampato, ricamato, intarsiato o applicato in 3D negli abiti e capi di Laura Biagiotti, dai tessuti leggerissimi e fluttuanti.

Chiffon, pizzo, garza quasi impalpabile e jersey dalla maglia finissima sfilano nel guardaroba firmato Luisa Spagnoli che usa una scala di colori vivaci alternati agli eleganti marrone e nero.

Le lavorazioni tipiche del continente indiano e le sue tonalità speziate e terrose permeano la sfilata di Chiara Boni e ampliano le proposte iconiche fatte con il versatile tessuto in jersey, elastico e compatto, caratteristico del brand, usato per impeccabili tailleur e abiti passepartout.

‘La Mia Africa’ intitola la valigia di capi portati da Simonetta Ravizza nel suo viaggio moda fatto di tonalità terracee, dettagli country e capi sartoriali dal lusso discreto.

Scivolati sono gli abiti grafici, i caftani e le giacche-camicie, abbinate ai pantaloni comodi, di Gentryportofino, un mix fra stile urbano e voyager.

I famosi zig zag e i pattern grafici della maglieria Missoni stilizzano abiti dalle forme leggere e scultoree, pantaloni leggings e gonne lunghe abbinati a top couture, negli iconici colori primari e in assoli di bianco e nero.

Altro marchio leader nella maglieria lussuosa e discreta, Drumohr porta in negozio le sue creazioni a coste di finissimo cotone, gli slip dress e i due pezzi, top e gonna, dalle tramture tridimensionali. La giacca doppiopetto interamente destrutturata veste con bermuda e gonne plissè e introduce una nuova tecnica di straodinaria lavorazione, il denim couture, soffice e metamorfico.

Il cashmere prodotto in cina reclama la sua arte nella manifattura attraverso Qinghe Cashmere, l’associazione dell’omonima regione dove sei aziende produttrici si fanno portavoce della rinomata fibra. E-San presenta i suoi capi cocoon dalle tonalità vibranti,  

Xinhua porta la sua estetica di ricerca, Hongtai esplora le potenzialità innate di questo materiale, Langkun pensa al filato in chiave ecologica e riciclata, Huangtaiji esporta la qualità e l’innovazione dei piumini di pecora e Zhonghui racconta la versatilità e varietà dei maglioni di cashmere.

 

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