20 Giugno 2024
Nominato il nuovo direttore creativo, l’argentino Adrian Appiolaza, Moschino consegna la prima collezione uomo (e donna) agli addetti ai lavori e al pubblico dei suoi fan a Milano Moda Uomo.
Massimo Ferretti, presidente esecutivo di Aeffe S.p.A., aveva subito dichiarato: “Con il suo arrivo in Moschino, Adrian porta con sé un bagaglio unico di creatività e conoscenza della storia della moda che permetterà di scrivere un nuovo meraviglioso capitolo nell’avventura del marchio fondato da Franco Moschino. Sono rimasto immediatamente colpito dalla sua creatività esplosiva e dalla personalità piena di energia ed entusiasmo, elementi che da sempre hanno contraddistinto la storia e il percorso della Maison”.
Lo stesso Appiolaza conferma l’entusiasmo per il progetto moda che affonda le sue radici in un archivio di icone passate alla storia del costume: “Di Franco Moschino ho sempre ammirato l’ironia abrasiva: i suoi non erano semplicemente vestiti, ma un commento sullo status quo della società dei tempi, costruito su tessuto. Raggiungere un obiettivo del genere, andare oltre la superficie delle cose, e farlo con la sua teatrale leggerezza, è un’impresa straordinaria che ha scatenato la mia fantasia già quando ero ragazzino, cresciuto in una grande città come Buenos Aires”.
Dopo aver coltivato la creatività tra le mura di casa e presso la sartoria di sua nonna, il designer, appassionato di musica inglese, arriva a Londra e scopre un’espressione artistica variegata e approfondisce i suoi talenti alla Central Saint Martins, lavorando nel frattempo come junior designer da Alexander McQueen e da Miguel Adrover, seguiti dalla collaborazione con Phoebe presso Chloé e Loewe, al fianco di J.W. Anderson.
Il suo appassionarsi agli archivi storici di Moschino ha conquistato tutti in azienda, ripercorrendo un cammino segnato da capi delle memoria, come ad esempio, le giacche con le cartoline in 3D, l’abito con la gonna o gli innumerevoli trompe-l’oeil.
La collezione Lost and Found, dedicata alla donna Moschino, fa esprimere personalità diverse ad ogni look, esattamente come succede per le persone che abitano il caos urbano e al contempo amano la libertà soggettiva.
La sartoria tradizionale le segue, con le sue impeccabili regole ma senza troppe restrizioni o confini, trasformata, decostruita e poi ricostruita e soprattutto rispondente al diktat moschiniano: vestirsi con ironia (con uno sguardo attento alla contemporaneità).
La sfilata uomo primavera-estate 2025 e donna Resort 2025 prosegue questo viaggio iniziatico per trovare una nuova lettura alla visione Moschino del mondo, attraverso i vestiti.
E un’altre regola che accomuna Appiolaza con il fondatore è liberarsi dalla prigionia dell’abito, per vestirsi come si vuole piuttosto che come si dovrebbe.
Il mantra riecheggia in sfilata, insieme alle prime reinterpretazioni ironiche, inclusa una tuta da giardiniere, il pullover con lo smile, l’abito da business man tuttofare e la cravatta snellita e allungata fino a terra.
Il motivo ricorrente dell’oca è tornato presente così come i rimandi country e quelli più sportivi, sempre fondati sulla sartorialità e sull'artigianato.
L’archivio diventa un elemento vivo e vivace fonte d'ispirazione per il nuovo linguaggio moda che elabora i classici con un twist personalizzato e sarà sempre un centro nevralgico della originalità a venire firmata Moschino.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia