16 Novembre 2020
Bankitalia (fonte foto Wikipedia)
Il debito pubblico italiano tocca un nuovo record: secondo quanto emerge dai dati diffusi dalla Banca d'Italia, a fine settembre il debito delle Amministrazioni pubbliche era pari a 2.582,6 miliardi, in aumento di 3,8 miliardi rispetto al mese precedente.
La riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (da -16,3 miliardi, a 84,5) ha compensato solo parzialmente il fabbisogno del mese (20,9 miliardi).
Intanto anche gli scarti e i premi all'emissione e al rimborso, la rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e la variazione dei tassi di cambio hanno complessivamente contribuito a ridurre il debito pubblico italiano di 0,8 miliardi.
Nel particolare, i dati mostrano che a fine settembre, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 4,4 miliardi, mentre quello delle Amministrazioni locali è sceso di 0,6 miliardi. Invece il debito degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente stabile.
Rispetto al mese di agosto, la vita media residua del debito è stabile: è pari a 7,2 anni. Invece la quota del debito detenuta da Bankitalia è aumentata di 0,4 punti percentuali, al 20,5%
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia