06 Agosto 2025
Per due secondi il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, si è fermato mentre leggeva il suo discorso alla Camera. Qualcosa non tornava, ma ha deciso di proseguire. È stato in quel momento che, parlando delle potenzialità italiane nel settore delle giga-factory europee, è inciampato in una gaffe commenttendo un errore di traduzione dall’inglese, subito finito sui social.
Urso stava illustrando i primati tecnologici del Paese: “L’Italia è l’unico Paese europeo a ospitare tre tra i più potenti supercomputer al mondo”, ha detto, riferendosi in particolare a quello di Leonardo, a Bologna, e all’emergente eccellenza italiana nell’intelligenza artificiale. Quando ha citato le “AI-factories”, però, ha tradotto il termine come “fattoria” invece di “industria” o “fabbrica”, trasformando così una delle infrastrutture tecnologiche più avanzate in un’azienda agricola.
L’equivoco nasce dall’assonanza della parola inglese factory con il termine italiano “fattoria”, un falso amico linguistico che in questo caso ha giocato un brutto scherzo al ministro, proprio mentre intendeva esaltare il ruolo dell’Italia nell’innovazione europea.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia