27 Dicembre 2022
La manovra è stata "rinviata al 29 dicembre", troppo poco tempo per leggerla, comprenderla e decidere degli emendamenti. Raffaella Paita (Terzo Polo): "Doveroso richiedere un tempo congruo".
Questo pomeriggio alle 14.00 il testo della manovra è arrivato al Senato pronto per essere discusso, ma così com'è stato modificato dopo gli emendamenti alla Camera che hanno costretto i deputati a discutere tutta la notte su 230 ordini del giorno e ritirarsi all'alba dopo le votazioni, alle 7,08 del mattino, con le feste natalizie di mezzo, risultava assolutamente impossibile comprendere tutte le modifiche effettuate. Per questo il Senato ha chiesto di rinviare la votazione al 29 dicembre 2022: "Serve il tempo di leggersela, serve un tempo congruo". Insomma, il messaggio è chiaro: "la gatta per andare di fretta fece i figli ciechi", dice il detto. Ed infatti per i senatori bisogna conoscere il testo su cui si decide di discutere, altrimenti meglio l'esercizio provvisorio.
Abbiamo imposto un principio salutare: ci vuole un tempo congruo per le discussioni e questo vale quando si è in maggioranza e quando si è all'opposizione. Non avevamo chiesto nulla di eccezionale, ci si poteva arrivare stamattina e ci si è arrivati stasera, è un piccolo ma significativo risultato per far rispettare le opposizioni. Si voterà il 29, mi sembra congruo". Così la capogruppo del Terzo Polo al Senato, Raffaella Paita, al termine della conferenza dei presidenti di gruppo a Palazzo Madama sui tempi della manovra.
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