Corradini d'Arienzo (Simest): " Nell'export +9% da gennaio, dobbiamo investire nelle PMI e nei fornitori e portarli fuori dall'Italia; Simest apre a NY"

Regina Corradini d'Arienzo, Amministratrice delegata di Simest, è stata intervistata da Il Giornale d'Italia in occasione della III edizione della Conferenza Nazionale dell’Export, organizzata nell’ambito della Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d’Italia. I numeri, triplicati rispetto allo scorso anno (2150 partecipanti), confermano il crescente interesse per l’azione che la rete diplomatica può svolgere a sostegno delle imprese italiane.

Le richieste di incontri con gli Ambasciatori hanno quest’anno sfiorato le 5.000. Nel pomeriggio, la Farnesina lavorerà per assicurare circa 1.600 incontri, più del doppio dei circa 700 organizzati lo scorso anno, coinvolgendo, insieme agli Ambasciatori, anche i Direttori ICE e gli esperti di SACE, SIMEST e CDP.

Le chiedo un riassunto di quello che è stato il suo intervento sul palco?

La giornata di oggi è una giornata veramente importante, noi qui a Milano abbiamo tutti gli ambasciatori italiani nel mondo, abbiamo tutte le agenzie istituzionali che supportano le imprese, abbiamo le imprese, abbiamo le associazioni industriali. Abbiamo avuto testimonianze molto rilevanti non solo del ministro degli esteri nonché del vice premier, ma anche del ministro Lollobrigida nonché del vice ministro del Mimic Valentini. È un vero momento di comunità del sistema Italia nel mondo, un sistema che oggi ci porta ad essere la 4.ª potenza in termini di export. Un export che continua a crescere anche negli Stati Uniti. Anzi, abbiamo una crescita del +9% dall'inizio dell'anno. Un export costituito da tante grandi imprese ma anche tantissime piccole e medie, che fanno parte delle filiere. E su questo io vorrei soffermarmi.

L'importanza delle filiere in Italia, filiere che deve devono vedere un supporto a livello sistemico di tutti gli attori che ne fanno parte. Ecco perché noi di SIMEST ci siamo concentrati con dei veri progetti di impatto. Progetti di impatto che vedono al tavolo la grande e media impresa che è leader nel mondo ma con tutti i propri fornitori, perché questi fornitori possono fare investimenti per la crescita internazionale. Ma con noi oltre a finanziare questi investimenti a tassi agevolati, anche trovare geografie per la crescita. E qui l'importanza degli ambasciatori. Noi sempre più stiamo facendo misure di finanza agevolata specifiche, ne abbiamo una per l'Africa l'interno del piano Mattei che abbiamo condiviso con CDP sotto la regia della Farnesina. Ne abbiamo una per l'America latina, ne abbiamo una per i Balcani, ne abbiamo una per l'India e il 14 gennaio usciremo con una specifica per gli Stati Uniti, perché le opportunità del mondo ci sono, geografie strategiche ci sono per la crescita e bisogna però mirare con attenzione, portare le aziende giuste con gli strumenti giusti, ma soprattutto bisogna esserci. Ecco perché stiamo aprendo molte filiali di Simest nel mondo, l'ultima che stiamo aprendo è a Riad e all'inizio dell'anno apriremo a New York in quanto dobbiamo essere vicino alle imprese per trovare opportunità di business e questo lo facciamo a livello sistemico e poi andiamo a trovare la migliore soluzione per finanziarla. Non solo finanza agevolata ma noi siamo anche partner di equity delle imprese nel mondo per gli investimenti diretti e non lo siamo solo nelle medie o grandi imprese ma anche delle piccole, che sono 90% delle nostre imprese partner. Così vogliamo continuare e così porteremo avanti all'interno della diplomazia della crescita il nostro supporto.