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D'Abbondanza (AXA Italia): "Con Fondazione Una Nessuna Centomila un progetto della durata di un anno che coinvolge l'intera rete sociale di 3 scuole"

Il GdI ha intervistato Letizia D'Abbondanza, Direttore Clienti e Comunicazione Esterna AXA Italia, a Napoli per la presentazione di "Tok Tok, Chi è?", progetto di educazione affettiva e sensibilizzazione nelle scuole contro la violenza di genere

25 Settembre 2025

Il GdI ha intervistato Letizia D'Abbondanza, Direttore Clienti e Comunicazione Esterna AXA Italia, a Napoli per la presentazione di "Tok Tok, Chi è?", progetto di sensibilizzazione nelle scuole contro la violenza di genere.

Axa e Fondazione Una Nessuna Centomila assieme con un nuovo progetto per guardare al futuro, ma il futuro è donna?

"Assolutamente. Già l'anno scorso con la Fondazione Una Nessuna Centomila abbiamo fatto un progetto al quale veramente teniamo tanto che è stato "La fatica di essere medie", facendo tappa in 20 scuole di tutta Italia per fare un dialogo con i ragazzi delle scuole medie per iniziare a introdurre il tema dell'educazione affettiva. 

Abbiamo imparato molto da quel progetto che ci ha dato anche l'opportunità di emozionarci e capire come funzionano le dinamiche dei ragazzi in quest'ambito e anche di interrogarci, assieme alla Fondazione, su come andare avanti, perché noi non vogliamo fare dei progetti che siano soltanto mordi e fuggi, ma vogliamo fare un percorso insieme con la Fondazione, perché entrambi veramente nel profondo, crediamo che la lotta contro la violenza sulle donne sia l'elemento fondamentale per una società veramente più equa".

Il nuovo progetto 

"Il nuovo progetto si chiama 'Tok Tok Chi è?' nasce da un gioco, perché noi vogliamo entrare con gentilezza nelle scuole e fare però con loro, questa volta, un percorso che duri un anno.

Quindi abbiamo selezionato soltanto tre scuole, una al Nord, una al Centro, una al Sud, in Lombardia, Abruzzo e Puglia. Lo faremo però questa volta in un percorso di lungo termine. Andiamo con loro a fare una educazione che non sia soltanto sui ragazzi ma che coinvolga tutta la loro rete sociale, quindi che coinvolga le famiglie, che coinvolga gli insegnanti, perché questo abbiamo imparato grazie alla Fondazione nel precedente progetto e questo pensiamo che sia un formato che abbia veramente un'incidenza importante per tutte le classi che parteciperanno e per i ragazzi in questo periodo critico che è quello che va diciamo dall'essere bambini al diventare speriamo degli adulti migliori".

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