17 Settembre 2025
Sébastien Guigues, CEO di Renault Italia, in occasione del lancio del nuovo servizio di mobilità elettrica "Luiss Green Mobility", ha dichiarato:
"Sono tre le ragioni fondamentali del ritardo italiano sul piano di elettrificazione delle nostre mobilità. La prima è il costo: le macchine elettriche costano di più di quelle a benzina, diesel, o GPL. Tutti i Paesi del Sud dell'Europa dove gli stipendi sono un po più bassi rispetto al Nord registrano un rallentamento. Il secondo motivo sono le colonnine. Secondo l'opinione pubblica, ci sono pochi posti per la ricarica delle macchine, ed è vero: dovrebbero essere molto di più, ma è da considerare che molte colonnine sono vuote. In autostrada ci sono anche quelle ad alta potenza, per esempio Free To X, una nostra azienda, con una ricarica di 30 minuti. La terza ragione, a mio avviso la più importante, è il fattore psicologico.
La gente che critica la macchina elettrica non l'ha mai provata. Questo perché chi compra una macchina elettrica non torna più indietro: è troppo comoda e poco costosa, non fa rumore, è veloce, bella, moderna e tecnologica. Per risolvere questo ostacolo la stampa, l'opinione pubblica e i brand devono fare un lavoro di pedagogia, spiegare che la macchina elettrica è una buona soluzione e che nessuno rimarrà senza batteria per strada. Non esiste: con il customer journey sai dove caricare il veicolo. Google fornisce tutte le informazioni, dove ci si deve fermare e trovare la colonnina, a che velocità carica e quanto è la batteria.
A livello europeo, più che una crisi si tratta di un momento di profondo cambiamento per l'industria dell'automobile. Per cento anni abbiamo fatto sempre lo stesso motore di combustione, macchine più sicure, belle, veloci; adesso però è il tempo delle macchine elettriche, collegate e autonome. Da un giorno all'altro abbiamo cambiato tutte le regole del gioco.
Ci sono dei new competitor, i cinesi, che sono bravi e veloci, vengono in Europa come noi siamo andati in Cina molti anni fa. Inoltre, siamo nella zona del mondo con più legislazioni: noi europei abbiamo una lista infinita di regole che dobbiamo seguire, quando in altri paesi del mondo non è così; però sono molto positivo. Ritengo la tecnologia in Europa unica, un savoir faire particolare. I cinesi producono benissimo i veicoli, ma non ne hanno, a esempio, 2 milioni in giro per l'Italia, al contrario di Renault che ha una rete di concessionaria per preparare le macchine e la fiducia di tanti clienti. Non è lo stesso partire da zero rispetto agli 80 anni di produzione o alle esperienze sugli incentivi. Aspettiamo che gli incentivi arrivino subito, e di questo bisogna solo ringraziare e approfittare. Siamo un brand che non fabbrica le macchine in Italia, ma abbiamo tanti fornitori italiani: compriamo fino un milione di euro di fornitura, da aziende grandi e storiche e da piccole aziende familiari".
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