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Lunghi (Borsa Italiana): "Alla previdenza offriamo opportunità concrete di investimento; fondamentale essere pronti a cogliere le occasioni giuste"

Il Giornale D'Italia ha intervistato Barbara Lunghi, Responsabile Mercati primari azionari di Borsa Italiana: "Puntiamo a rendere il mercato dei capitali più competitivo e accessibile per le imprese italiane"

17 Aprile 2025

Barbara Lunghi, Responsabile Mercati primari azionari di Borsa Italiana, in occasione della XII edizione del Previdenza in Tour organizzata dalla Cassa Dottori Commercialisti, è stata intervistata da Il Giornale D'Italia

Come vede il ruolo di Borsa Italiana nell'ambito della previdenza?

"Borsa Italiana rappresenta l’infrastruttura di mercato dove si incontrano capitali, imprese ed economia reale. Si tratta di una realtà fondamentale, sempre più efficiente e sempre più integrata a livello europeo all’interno del gruppo Euronext, che riunisce sette Borse di sette Paesi diversi in un unico grande pool di liquidità accessibile alle aziende di tutti i Paesi membri. Quindi, sulla nostra piattaforma esistono numerose opportunità interessanti di investimento. Il mondo della previdenza può certamente trovare in Borsa Italiana occasioni concrete per investire nell’economia reale, supportando le imprese italiane più virtuose nel loro percorso di crescita. Imprese che, oltre a raccogliere capitali, attraggono talenti e si sviluppano all’interno di un contesto regolamentato e trasparente, che offre le garanzie necessarie all'investimento dei risparmiatori e degli enti previdenziali."

State lavorando a nuove iniziative per facilitare l'accesso delle imprese italiane ai capitali attraverso il mercato?

"Ci sono numerose iniziative in corso, alle quali stiamo lavorando direttamente o a cui stiamo contribuendo attivamente con l’obiettivo di rendere il mercato dei capitali sempre più competitivo e accessibile per le imprese italiane. Penso, ad esempio, a interventi normativi a livello nazionale come la riforma del TUF e, ancor prima, alla 'Legge Capitale', che ha semplificato significativamente il processo di quotazione. Anche noi, come Borsa Italiana, abbiamo lavorato per semplificare le regole di accesso al mercato. A livello europeo, un passo importante sarà l’entrata in vigore, nel 2026, del 'Listing Act', che contribuirà ulteriormente a rendere più agevole l’accesso al mercato dei capitali. Questo si inserisce nel contesto del più ampio progetto europeo della 'Savings and Investment Union', il cui obiettivo è quello di connettere la ricchezza privata generata in Europa con l’economia reale e le imprese europee. Per quanto riguarda il mondo della previdenza, c'è una nuova iniziativa, recentemente varata, il cosiddetto Fondo dei Fondi. Si tratta di una partnership pubblico-privata che coinvolge CDP, enti previdenziali, fondazioni, assicurazioni e altri investitori istituzionali. L’obiettivo è lavorare insieme per sostenere la crescita delle imprese italiane, in particolare di quelle quotate in Borsa, e rafforzare l’economia reale del nostro Paese"

Attualmente, a causa dell'incertezza nel contesto geopolitico ed economico, le imprese hanno cambiato il loro modo di guardare la Borsa, secondo lei come dovrebbero reagire?

"Ci sono imprese e filiere potenzialmente impattate da queste iniziative sui mercati, ma anche chi è fuori dal mercato ne risente in parte nel proprio business. Detto ciò, pur in un contesto di incertezza, le imprese continuano a considerare la Borsa come un’opzione strategica interessante per sostenere i propri progetti di crescita. Per questo le accompagniamo con progetti di 'education', in particolare legati al mondo borsistico. Uno di questi è ‘IPOready’, un programma attraverso cui le imprese imparano a conoscere il linguaggio della Borsa, a comprendere come funziona la vita da quotati e le regole del gioco. L’obiettivo è incoraggiarle a sviluppare una visione strategica di medio-lungo periodo. Quando avranno maggiore visibilità sul proprio business, sugli impatti e sulle prospettive di crescita, e allo stesso tempo si apriranno finestre di mercato favorevoli per l’azienda e per il settore, quello sarà il momento giusto per accedere alla Borsa. È fondamentale scaldare i motori ed essere pronti a cogliere queste opportunità."

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