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Dal Fabbro (Iren): "Il futuro della reindustrializzazione passa dal recupero di metalli preziosi e materie critiche"

Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, in occasione dell'inaugurazione dell'impianto di Terranuova Bracciolini ha dichiarato: "Questo impianto, il più avanzato in Europa, rappresenta un cambiamento di paradigma: produciamo ambiente e ricchezza con zero impatto ambientale"

20 Dicembre 2024

Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, in occasione dell'inaugurazione del nuovo impianto per il recupero di metalli preziosi e materie prime critiche a Terranuova Bracciolini in provincia di Arezzo ha dichiarato:

Inaugurazione del nuovo impianto di recupero di materie prime critiche e metalli preziosi. Se dovessi raccontare a chi non ne sa nulla perché siamo qui oggi, 20 dicembre 2024, che tipo di rivoluzione rappresenta?

"Siamo in un impianto che rappresenta il futuro della reindustrializzazione del Paese, partendo dal recupero. Noi siamo poveri di materie prime, abbiamo sempre meno materie prime da acquistare perché il mondo se le contende. Allora abbiamo ideato un processo che recupera quelle che abbiamo sul territorio, quindi recupereremo dalle schede elettroniche, quindi dai computer, dai telefoni e dai telefonini l'oro, il palladio, il rame, l'argento. Materie preziosissime che sono anche molto rare e critiche per la nostra industria. Pensate che quasi il 30% del PIL italiano dipende direttamente o indirettamente da materiali critici come quelli che estraiamo qui oggi. Quindi significa aumentare la nostra autonomia strategica del Paese e Iren in questo è il capofila italiano e questo è l'impianto più avanzato in Europa con questa tecnologia che non ha impatto ambientale perché non utilizza forni ma processi chimici molto avanzati e sofisticati che sono tutti italiani."

In questo caso la riconversione è a quello che è stata la discarica che c'è stata per trent'anni.

"Questo è un passaggio nuovo, un cambiamento di paradigma: qui facciamo e produciamo ambiente. Invece di estrarre l'oro e l'argento dalle miniere piuttosto che buttarli in discarica o bruciarli noi li trattiamo, li estraiamo, li valorizziamo in un processo continuo di economia circolare. Questo è il futuro del Paese, che ripartirà da una reingegnerizzazione, una reindustrializzazione dei processi in ottica di economia circolare, di rigenerazione dei materiali che arriveranno da tutta Italia. E sono i computer che usiamo ogni giorno e che buttiamo in discarica e che da domani invece avranno una nuova vita, quindi zero impatto ambientale perché non buttiamo in discarica e in più produciamo ricchezza peraltro per il territorio perché qui assumiamo gente, investiamo e vogliamo far crescere nel polo che qui ci ospita. Da qui riparte un nuovo concetto di industria italiana di rigenerazione di economia circolare."

Oltre che la posizione geografica vantaggiosa, come siete interlacciati dal punto di vista dell'apporto del supporto politico del territorio con la Regione Toscana?

"Abbiamo avuto un grande supporto dalla Regione e dalle istituzioni che devo ringraziare. Poi tecnicamente abbiamo dimostrato ampiamente che un impianto valido e ambientalmente sostenibile senza il supporto istituzionale non si fa e devo dire che qui abbiamo avuto un territorio che ci ha accolto bene."

Sono previste operazioni straordinarie per il 2025 per Iren?

"Le operazioni straordinarie per Iren le vedremo, vedremo sono straordinarie proprio perché le vedrremo lungo la strada"

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