13 Novembre 2022
Ce l'hanno fatta, e non vedevano l'ora: finisce così la partecipazione di Enrico Montesano a Ballando con le Stelle. E' stata la decisione finale della Rai per l'ardimento, definito "inaccettabile", di aver indossato in sala prove una maglietta con i simboli della Decima Mas. Va precisato che Montesano si è affrettato a chiedere scusa per la leggerezza, consapevole di aver urtato la sensibilità di alcuni pur senza rendersene conto (è un collezionista di T-Shirt e afferma di non aver posto attenzione a quella indossata quel giorno).
Di più, Montesano ha voluto anche smarcarsi da qualsiasi accusa di fare apologia di fascismo pubblicando la sua pur datata Tessera del Partito Socialista. In effetti, chi scrive ha visto il programma e non si è accorto di nulla fintanto che Selvaggia Lucarelli non ha fatto esplodere quello che la Rai ha definito "scandalo".
Diciamo che Lucarelli, vestale del mainstream più forcaiolo, non aspettava che un pretesto per espellere il noto attore romano del quale mal sopporta il convintissimo sostegno alla causa dei FREE VAX e le posizioni nettamente Costituzionali e contrarie a ogni abuso vessatorio nei riguardi di quanti abbiano deciso di non sottoporsi alla somministrazione del farmaco che molti accreditatissimi scienziati rifiutano perfino di definire "vaccino".
Chi abbia seguito il programma Rai dall'inizio, non ha potuto ignorare l'atteggiamento apertamente polemico della Lucarelli, dalla prima puntata.
Quanti sostengono che Milly Carlucci, vecchia volpe dello share, abbia organizzato la convivenza forzata fra Lucarelli e Montesano proprio per procacciarsi uno scoop (una rissa in diretta, insomma), probabilmente non sbagliano. Tant'è. A latere, pur sostenendo noi la libertà di pensiero che ormai sembra considerata solo una malerba, resta il fastidio di quanti ritengono che Montesano potesse essere più accorto; a meno che, e questo per ora non è emerso, il suo gesto non sia stato proprio dettato dal desiderio di mostrare quanto in Italia sia diventato impossibile esprimere dissenso al mainstream sempre inginocchiato alle istanze di quella frangia di professionisti dello spettacolo (la maggioranza) che ritiene di avere la patente per conferire degnità o indegnità a qualsiasi espressione di pensiero.
Resta un quesito: cosa sarebbe accaduto se Mughini avesse danzato con una maglietta con Falce e Martello, lo stemma nobiliare del Signor Giuseppe Stalin (12 milioni di morti accertati solo nel biennio 1937/1939). Nella tv di stato, sia Rai che Mediaset che La7, sempre due pesi e due misure.
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