02 Dicembre 2025
Babnusa, l'ultima roccaforte in mano all'Esercito Regolare Sudanese (o SAF, Sudanese Armed Forces) nella zona del Kurdufān occidentale, è stata conquistata dalle RSF. Questo almeno è quanto comunicato dagli stessi paramilitari, sebbene il governo militare sudanese abbia prontamente smentito la notizia, riportando di aver respinto un'offensiva RSF.
Il nuovo fronte bellico che si è aperto nel complesso quadro della guerra sudanese, riguarda proprio la regione del Kurdufān, ad est del Darfur già in mano ai paramilitari. Con alcuni video postati ieri, 1° dicembre, puntualmente sui social, i soldati delle RSF hanno annunciato di essere entrati da vincitori a Babnusa, città fondamentale non solo perché testa di ponte tra le regioni di Darfur e Kurdufān, ma anche polo di avvicinamento con Al-Obeid, sotto controllo SAF e distante meno di 500 chilometri da Khartoum. In uno dei video pubblicati, si vede un paramilitare esultare per l'occupazione, da parte delle RSF, del quartier generale della 22esima Divisione cittadina, importante base dell'esercito regolare.
Se quest'ultima notizia è stata confermata dal portavoce ufficiale delle SAF - "Ciò che possiamo confermare con certezza è che, per quanto riguarda il quartier generale dell'esercito, le RSF ne hanno preso il controllo" -, quella sulla conquista dell'intera città è stata smentita. "L'esercito - fa sapere la giornalista Hiba Morgan - afferma che i combattimenti sono in corso, che i suoi combattenti sono ancora all'interno della città". La conquista di Babnusa da parte delle RSF rappresenterebbe, se definitivamente confermata, una pesante sconfitta per l'Esercito Regolare dal momento che ciò renderebbe più complicata la rioccupazione del Darfur. Intanto, a quanto si apprende, scontri armati si stanno verificando anche su altri fronti limitrofi, come ad 'Abbasiya, tra Babnusa ed Al-Nahud.
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