12 Novembre 2025
Un'enorme palizzata fatta erigere proprio davanti al Palazzo Presidenziale di Città del Messico nel tentativo di difendersi e scansare le massicce proteste antigovernative che si prevede travolgano la capitale nei prossimi giorni.
È stato questo l'ordine dato dalla presidente messicana Claudia Sheinbaum finita al centro delle critiche e dell'insofferenza popolare dopo gli ultimi omicidi politici avvenuti nel Paese per mano dei cartelli della droga. Si prevede infatti che centinaia di migliaia di messicani scendano in piazza e per le strade a protestare contro la leader del Paese, accusata di inazione in riferimento a quanto accaduto recentemente a personalità pubbliche importanti uccise dalla criminalità organizzata nonostante le ripetute richieste di aiuto e supporto. Secondo i dimostranti, l'inattività di Claudia Sheinbaum è riconducibile ad una sostanziale connivenza con alcuni di questi cartelli, di cui molti lei è accusata di proteggere.
La decisione di proteggersi dalle proteste popolari arriva all'indomani dell'ultima manifestazione che, lo scorso 7 novembre, aveva fatto scendere in piazza ad Uruapan circa 80.000 messicani. La "scintilla", per così dire, che aveva motivato la mobilitazione generale era stato il grave omicidio del primo cittadino Carlos Manzo, avvenuto pubblicamente durante le celebrazioni per la Giornata dei Morti in pieno centro. Pochi giorni prima anche il rappresentante degli agricoltori del Michoacán Bernardo Bravo era stato assassinato perché scomodo ai cartelli della droga. La situazione in Messico continua a restare, sotto molti versi, fuori controllo e affatto regolamentata: i cittadini denunciano di essere vittime di continue minacce, ricatti ed estorsioni da parte della criminalità.
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