20 Ottobre 2025
"Che succede Mahmoud? Ti divertono i bambini?". Una voce in fuori campo ritrae con poche parole il momento in cui Mahmoud Al-Aruda incontra per la prima volta nella sua vita tre bambini di soli 6 anni. "Questa è la prima volta che vedo esseri umani così piccoli. La prima volta che vedo qualcuno di questa età".
Mahmoud Al-Aruda è un uomo palestinese che non ha mai conosciuto la libertà, né l'infanzia. Rinchiuso nelle carceri israeliane ancora minorenne, all'età di 17 anni, vi è rimasto per decenni. Dopo 32 anni di prigionia, Mahmoud è diventato simbolo di lotta, resistenza e libertà quando ha pianificato la fuga insieme ad altri cinque ostaggi, dal carcere in cui si trovavano. La sua figura, insieme a quella dei compagni - tutti successivamente ricatturati dagli israeliani dopo sole due settimane di evasione -, si è inevitabilmente legata al ruolo dei cucchiai quali strumenti di resistenza palestinese. Perché? Perché proprio con dei cucchiai i sei prigionieri riuscirono, il 6 settembre 2021, a realizzare la fuga scavando un tunnel nel bagno della cella.
Tutto questo avveniva nella prigione di alta sicurezza di Gilboa, anche nota come la prigione 'Gilboa spoon', dove Mahmoud aveva coi compagni ideato la fuga servendosi solo di cucchiai (spoon appunto), piatti e le maniglie di un bollitore. Dopo 32 anni, Mahmoud riconquistava la libertà perduta. Il video che lo ritrae accarezzare tre bambini di sei anni e parlare ad uno di loro dal nome Firas, è significativo. Mahmoud è uno degli esempi più estremi attraverso cui la brutalità israeliana ha negato a molte persone l'infanzia e la giovinezza, quando non la vita.
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