08 Ottobre 2025
Roma, 8 ott. (askanews) - Decine di giornalisti e funzionari palestinesi hanno sfilato davanti al palazzo delle Nazioni Unite a Ramallah, nella Cisgiordania occupata, portando sulle spalle finte bare con i nomi e le foto dei giornalisti uccisi nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023, per protestare contro gli attacchi israeliani contro i professionisti dell'informazione nella Striscia di Gaza.
"Ad oggi ci sono 252 giornalisti martiri, che rappresentano quasi il 20% di tutti i giornalisti che lavorano a Gaza" ha dichiarato Omar Nazzal, membro del sindacato dei giornalisti e tra gli organizzatori della manifestazione. "Tra loro ci sono anche 36 donne" ha aggiunto, affermando che "150 sedi di agenzie di stampa e istituzioni mediatiche" sono state distrutte in questi due anni di guerra tra Israele e Hamas.
Tra i nomi dei giornalisti uccisi anche quello di Anas al-Sharif, corrispondente di spicco di al-Jazeera nella Striscia di Gaza, ucciso ad agosto in un attacco israeliano vicino all'ospedale al-Chifa a Gaza City.
"Ognuno di loro aveva la propria storia", ha dichiarato Nasser Abou Baker, presidente del Sindacato dei giornalisti palestinesi, che ha annunciato di voler consegnare una lettera al rappresentante dell'Onu a Ramallah, chiedendo al Segretario Generale dell'organizzazione, Antonio Guterres, di adottare misure "per proteggere i giornalisti nella Striscia di Gaza, che sono quotidianamente sotto il fuoco, sotto i bombardamenti, in una situazione estremamente pericolosa".
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