06 Ottobre 2025
Nella notte tra domenica 5 e lunedì 6 luglio sono stati avvistati dai 3 ai 5 droni non identificati sull'aeroporto di Oslo. Ciò ha portato lo scalo in una situazione di allarme, non facendo atterrare alcuni aerei e ritardando altri voli civili. In Ucraina, in risposta, è stato chiuso lo spazio aereo.
Momenti di tensione nella notte all’aeroporto di Oslo-Gardermoen, dove alcuni atterraggi sono stati ritardati dopo la segnalazione di droni nei pressi dello scalo. L’allarme è scattato intorno a mezzanotte, quando un pilota della Norwegian Air ha riferito di aver visto “da tre a cinque droni” durante la fase di avvicinamento alla pista.
L’agenzia di stampa norvegese NTB riporta che, in seguito alla segnalazione, “uno o più aerei hanno atteso in aria fino al chiarimento della situazione”, come confermato da un portavoce dell’operatore aeroportuale Avinor. Nessun volo è stato dirottato verso altri scali e, dopo circa mezz’ora di verifiche, le operazioni di atterraggio sono riprese regolarmente.
La polizia norvegese, intervenuta sul posto, ha precisato che l’avvistamento “non è stato ancora confermato” e che nessun drone è stato localizzato nelle immediate vicinanze dell’aeroporto. “Stiamo esaminando la segnalazione e analizzando i radar e le immagini disponibili — ha dichiarato un portavoce delle forze dell’ordine — ma al momento non possiamo confermare la presenza di velivoli senza pilota.”
L’episodio si aggiunge a una serie di allarmi simili che nelle ultime settimane hanno coinvolto diversi aeroporti europei, in particolare nel Nord del continente. Solo il 2 ottobre, lo scalo di Monaco di Baviera era stato temporaneamente chiuso per un presunto avvistamento di droni, mentre episodi analoghi sono stati registrati anche a Copenaghen e Oslo.
Le autorità norvegesi stanno valutando l’ipotesi di un coordinamento più stretto con le agenzie di sicurezza aeroportuale europee, dato che la presenza di droni in prossimità degli aeroporti rappresenta un rischio crescente per la sicurezza del traffico aereo.
Secondo Avinor, nonostante l’incidente non abbia causato conseguenze operative significative, l’episodio “ricorda quanto rapidamente una semplice segnalazione possa compromettere la sicurezza dei voli e interrompere la normale attività”. Le indagini proseguono per accertare l’origine del presunto avvistamento.
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