Martedì, 30 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Madagascar, Gen Z protesta contro tagli a acqua potabile, elettricità e corruzione, 22 morti e oltre 100 feriti, Presidente scioglie governo - VIDEO

Migliaia di giovani sono scesi in piazza per protestare contro continui blackout, corruzione e una situazione di ingiustizia sociale che procede da oltre quindi anni. Le Nazioni Unite parlano di 22 vittime, ma il Ministero degli Esteri ridimensiona: "Disinformazione"

30 Settembre 2025

Giorni di tensione e violenze si stanno consumando nella capitale del MadagascarAntananarivo, dopo che, tra giovedì 25 e sabato 27 settembre scorso, sono scesi in piazza migliaia di giovani manifestanti in segno di protesta contro le interruzioni quotidiane di elettricità e acqua potabile nel Paese.

Madagascar, Gen Z protesta contro tagli a acqua potabile, elettricità e corruzione, 22 morti e oltre 100 feriti, Presidente scioglie governo - VIDEO

Una situazione di ingiustizia sociale povertà estrema che sta andando avanti da più di 15 anni ma a cui ora giovanissimi dimostranti appartenenti alla Gen Z hanno scelto di ribellarsi scendendo in piazza con in mano le bandiere pirata ispirate al manga giapponese One Piece, diventato simbolo dei movimenti giovanili già durante le precedenti proteste in IndonesiaNepal. Giovani mobilitati dal movimento Leo Délestage (letteralmente "Stufi dei blackout") che, attraverso i social, ha permesso che le proteste si estendessero rapidamente a sei città dell'isola, tra cui ToamasinaAntsirabe, terza città del Paese. Sul tavolo delle proteste, i tagli all'acqua e all'elettricità, ma anche allo stato di corruzione presente nei palazzi del potere. Manifestazioni durate tre giorni e a cui le autorità hanno risposto con violenza attraverso l'uso di proiettili di gomma e gas lacrimogeni. Il bilancio è alto: almeno 22 morti e oltre 100 feriti, secondo le Nazioni Unite, che riportano come tra le vittime figurino manifestanti e passanti uccisi dalle forze di sicurezza, oltre ad altri uccisi nelle violenze compiute da bande criminali. Dati su cui però il Ministero degli Esteri ha dato smentita, ritenendole basate su "voci o disinformazione". Le violenze di piazza, che si sono consumate da parte delle autorità con modalità simili a quelle registrate in Nepal, hanno costretto il presidente del Madagascar Andry Rajoelinasciogliere il governo. "Ammettiamo e ci scusiamo se i membri del governo non hanno svolto i compiti loro assegnati" ha riferito Rajoelina in un discorso alla Nazione lunedì 29 settembre. Aggiungendo però che, in attesa della formazione del nuovo governo, il primo ministro e i ministri già in carica continueranno a svolgere le loro funzioni ad interim.

Andry Rajoelina ha preso il potere, per la prima volta nell'isola, nel 2009, dopo un colpo di Stato che portò alle dimissioni dell'allora presidente Marc Ravalomanana. Dopo quattro anni seguiti alla fine del mandato, Rajoelina si è ricandidato nel 2018 vincendo le elezioni battendo proprio Ravalomanana. Al presidente, i dimostranti contestano l'uso discutibile del denaro pubblico in progetti inutili.

Seguici su

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti