23 Agosto 2025
A Petah Tikva, vicino a Gerusalemme, un gruppo di giovani fondamentalisti israeliani ha aggredito l'autista di un autobus palestinese, insieme a tutti i passeggeri, a loro volta civili palestinesi, gridando: "Morte agli arabi".
Un autobus guidato da un autista palestinese è stato attaccato da un gruppo di giovani ebrei a Petah Tikva, in Israele, mentre i passeggeri sono stati presi dal panico.
Secondo le immagini circolanti, uno dei giovani ha sfondato il parabrezza con un martelletto di emergenza accanto a una donna con un bambino, per poi danneggiare anche le porte dell’autobus. L’autista, Mohammed Abd al-Hadi, ha dichiarato di aver chiesto ai ragazzi di smettere di urlare e vandalizzare il mezzo, ricevendo in cambio insulti razzisti: “Jew - Good, Arab – son of a bitch” ("Ebreo - buono, Arabo - figlio di putta*a") “death to Arabs” ("morte agli arabi"). Una donna è rimasta ferita dai vetri rotti.
Organizzazioni come The Abraham Initiatives e il sindacato Koach LaOvdim denunciano che simili aggressioni non sono episodi isolati, ma fanno parte di un’ondata crescente di violenza contro i palestinesi in Israele, favorita dall’inerzia delle forze dell’ordine. “Ci sono diversi assalti a settimana, e i conducenti vengono ricoverati almeno due volte a settimana”, ha spiegato Tamar Ohana, responsabile trasporti di Koach LaOvdim.
L’aumento delle aggressioni coincide con il peggioramento della situazione a Gaza, con attacchi che sembrano sempre più diretti e pericolosi. Attivisti e sindacati chiedono un intervento immediato delle autorità per garantire sicurezza ai lavoratori palestinesi.
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